Le borse europee chiudono perlopiù in ribasso, mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.315 punti (-1,2%), in ribasso come l’Ibex 35 di Madrid (-1,7%), il Ftse di Londra (-0,8%), il Dax di Francoforte (-0,2%). Chiude sopra la pari il CAC 40 di Parigi (+0,1%).
Oltreoceano, il Dow Jones cede lo 0,5%, lo S&P 500 e il Nasdaq lo 0,3%.
Gli investitori attendono con attenzione i dati macroeconomici in arrivo, tra cui l’inflazione dell’Eurozona (prevista per domani), il PIL degli Stati Uniti e le richieste di sussidi di disoccupazione (entrambi in agenda giovedì), oltre al deflatore PCE (in uscita venerdì).
Cresce l’attenzione anche per la decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse, prevista per domani, con un taglio di 25 punti base che appare l’ipotesi più probabile. Gli osservatori cercheranno di cogliere indicazioni sulle mosse future della Fed dalla conferenza stampa del presidente Powell, che seguirà il meeting.
Dall’agenda macroeconomica odierna, intanto, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato a novembre un incremento mensile dello 0,7%, a fronte del +0,5% delle attese e del mese precedente.
Sempre a novembre, la produzione industriale in America ha evidenziato un calo mensile dello 0,1%, contro il +0,3% delle previsioni, dopo il -0,4% di ottobre.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,051, il dollaro/yen a 153,4. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,5%) a 72,8 dollari e il Wti (-2,2%) a 69,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 115 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,39%.
Tornando a Piazza Affari, guida Stmicroelectronics (+0,4%), seguita da Cucinelli (+0,3%), Stellantis (+0,2%), Banco Bpm (+0,2%), mentre arretrano in particolare Bper Banca (-2,7%), Nexi (-2,6%), Eni (-2,4%), Unipol (-2,2%).