Mercati – Eurolistini misti a metà seduta con Piazza Affari che cede lo 0,7%

Le borse europee proseguono miste a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in frazionale ribasso.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,7% a 34.482 punti, negativo come il Ftse 100 di Londra (-0,8%), l’Ibex35 di Madrid (-0,9%), resistono alle vendite invece il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e il Dax di Francoforte (+0,1%).

Resta l’attenzione sulla politica monetaria in vista delle decisioni di Federal Reserve, in agenda domani, che dovrebbe optare, come ampiamente previsto, per un taglio ai tassi da 25 punti base. Lo sguardo si sposterà poi su Banca del Giappone e Bank of England, entrambe in calendario giovedì.

Occhi anche sulle indicazioni provenienti dai dati macroeconomici tra i quali l’inflazione dell’Eurozona (domani), il PIL Usa e richieste di sussidi di disoccupazione (entrambi giovedì), e il deflatore PCE (venerdì).

Rimane inoltre monitorata la situazione politica tedesca dopo che il cancelliere Olaf Scholz non ha ottenuto la fiducia al Bundestag, aprendo così la strada alle elezioni anticipate del 23 febbraio, per le quali lo stesso Scholz si è già ricandidato.

Sullo sfondo continuano a pesare le tensioni internazionali a seguito dell’uccisione, in un’esplosione a Mosca, del generale Igor Kirillov, comandante delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle Forze armate russe e del suo vice.

Dall’agenda macro odierna attesi nel pomeriggio dagli USA le vendite al dettaglio e la produzione industriale, entrambi di novembre.

Intanto, in Germania l’indice ZEW di dicembre sulla fiducia degli investitori istituzionali è salito, contro le attese (6,5 punti), a 15,7 punti dai 7,4 punti registrati a novembre. Il sotto-indice relativo alla situazione corrente è invece peggiorato a -93,1 punti dai -91,4 punti della rilevazione precedente. Le previsioni degli analisti indicano un valore di -93,0 punti.

A dicembre l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 84,7 punti, in calo oltre le attese (85,5 punti) rispetto agli 85,6 punti del mese precedente (rivisti da 85,7 punti). Ancora, il sotto-indice che misura le condizioni attuali di business è salito a 85,1 punti, contro il consensus (84 punti), dagli 84,3 punti di novembre. Infine, l’indicatore relativo alle aspettative di business si è attestato a 84,4 punti, in calo contro le previsioni (87,5 punti) rispetto agli 87 punti del mese precedente (rivisti da 87,2 punti).

Invece in Italia a ottobre la bilancia commerciale ha evidenziato un surplus di 5,153 miliardi, in aumento dai 2,583 miliardi di settembre (dato rivisto da 2,58 miliardi). Gli analisti si attendevano un valore di 3,22 miliardi.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,048 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 153,8. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,7%) a 73,4 dollari al barile e il Wti (-1,4%) a 69,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale leggermente a 117 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,40%.

Tornando a Piazza Affari, guida Stellantis (+1,2%), seguita da STM (+1%), Telecom Italia (+0,8%) in scia ai rumour secondo cui Cvc Capital Partner starebbe valutando l’acquisto della quota detenuta da Vivendi nella società. Si posizionano in coda, invece, Unipol (-1,8%), Hera e Bper (-1,6%) e Tenaris (-1,5%).