Prevista partenza debole per le principali borse europee con lo sguardo puntato sugli appuntamenti di questa settimana.
Chiusura ieri mista a Wall Street con il Nasdaq a +1,2%, lo S&P 500 a +0,4% e il Dow Jones -0,3%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -0,1%, seguito da Hong Kong (-0,2%) e Shanghai (-0,7%).
Resta l’attenzione sulla politica monetaria in vista, questa settimana, delle decisioni di Federal Reserve in agenda domani, che dovrebbe optare, come ampiamente previsto, per un taglio ai tassi da 25 punti base. Lo sguardo si sposterà poi su Banca del Giappone e Bank of England, entrambe in calendario giovedì.
Occhi anche sulle indicazioni provenienti dai dati macroeconomici tra i quali l’inflazione dell’Eurozona (domani), il PIL Usa e richieste di sussidi di disoccupazione (entrambi giovedì), e il deflatore PCE (venerdì).
Rimane inoltre monitorata la situazione politica tedesca dopo che il cancelliere Olaf Scholz non ha ottenuto la fiducia al Bundestag, aprendo così la strada alle elezioni anticipate del 23 febbraio, per le quali lo stesso Scholz si è già ricandidato.
Sullo sfondo continuano a pesare le tensioni internazionali a seguito dell’uccisione, in un’esplosione a Mosca, del generale Igor Kirillov, comandante delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle Forze armate russe e del suo vice.
Dall’agenda macro odierna, attesi stamane, in Italia, la bilancia commerciale di ottobre e, in Germania, l’Indice IFO e l’Indice ZEW, entrambi di dicembre; nell’Eurozona, la bilancia commerciale di ottobre e l’Indice ZEW di dicembre. Nel pomeriggio, occhi negli USA sulle vendite al dettaglio e la produzione industriale, entrambi di novembre.