Seduta contrastata per le principali borse asiatiche dopo la chiusura negativa di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,7 e lo 0,5%, precedute da Hong Kong (+1,2%). Giù, invece, il Giappone con il Nikkei a -0,7% e il Topix a -0,3%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,6%, l’S&P 500 a -0,4% e il Nasdaq a -0,3%.
Resta l’attenzione sulla politica monetaria in attesa dell’annuncio di stasera da parte della Federal Reserve che dovrebbe optare, come ampiamente previsto, per un taglio ai tassi da 25 punti base. Lo sguardo si focalizzerà poi sulle prospettive dell’istituto per il prossimo anno, date le politiche proposte da Donald Trump che potrebbero riaccendere l’inflazione.
Domani l’attenzione si sposterà sulla Banca del Giappone pronta a valutare se sia già opportuno un aumento del costo del denaro questo mese e se dovrà attendere il meeting di gennaio.
Reta infine monitorata l’economia cinese con il presidente Xi Jinping che ha esortato i funzionari a pianificare “scientificamente” il lavoro di sviluppo economico e sociale per il 2025.
Sul forex, l’euro/dollaro sale 1,051 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 153,4. Tra le materie prime, petrolio a due velocità con il Brent (+0,3%) a 73,4 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 69,9 dollari.