Mercati – Chiusura perlopiù positiva per gli eurolistini, Milano +0,3%

Gli eurolistini chiudono perlopiù in rialzo simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.401 punti (+0,3%) in guadagno come il CAC 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%). Terminano invariati il DAX di Francoforte e il Ftse 100 di Londra.

Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,4%, lo S&P 500 e il Nasdaq lo 0,2%.

Attesa stasera la decisione sui tassi d’interesse della Federal Reserve, che dovrebbe optare per un taglio ai tassi da 25 punti base. Riflettori poi sulla successiva conferenza stampa del presidente Jerome Powell e sulle prospettive dell’istituto per il prossimo anno, alla luce delle politiche proposte da Donald Trump che potrebbero riaccendere l’inflazione.

Lo sguardo è poi rivolto ai dati macroeconomici, in particolare sul Pil americano e sulle richieste di disoccupazione (attesi domani) e sul deflatore PCE (venerdì).

Dall’agenda macro odierna, intanto, l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato un calo dello 0,7%, dopo il +5,4% della settimana precedente.

A novembre i prezzi al consumo finali nell’Eurozona sono calati dello 0,3% su base mensile, confermando il preliminare e il consensus. In leggero rallentamento, invece, su base annua, con un aumento del 2,2%, a fronte di un +2,3% dell’ultima lettura e della stima. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un incremento su base tendenziale del 2,7%, in linea al preliminare e alle attese.

Nel Regno Unito, nello stesso mese, i prezzi al consumo hanno registrato un incremento dello 0,1% su base mensile, in linea al consensus ma in rallentamento rispetto al +0,6% di ottobre. Su base annua, sono aumentati del 2,6%, come da attese e in accelerazione rispetto al +2,3% di ottobre. L’indice CPI Core ha riportato un incremento del 3,5%, rispetto al +3,6% previsto e al +3,3% del mese precedente.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,047, il dollaro/yen sale a 154,0. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,2%) a 74,1 dollari e il Wti (+0,8%) a 70,6 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 116 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,41%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Stmicroelectronics (+2,5%), Bper Banca (+1,4%), Unicredit (+1,3%), Prysmian (+1,2%) mentre chiudono in coda Moncler (-1,6%) seguita da Generali (-1,2%), Hera (-1,2%), A2a (-1,1%).