Mercati – Europa migliora leggermente a metà seduta, Piazza Affari vira a +0,2%

Le borse europee migliorano leggermente a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano poco sopra la parità.

A Milano, il Ftse Mib vira con un +0,2% a 34.371 punti, positivo come l’Ibex35 di Madrid (+0,4%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (+0,2%).

Continua a prevalere la cautela in vista dell’annuncio di stasera da parte della Federal Reserve che dovrebbe optare, come ampiamente previsto, per un taglio ai tassi da 25 punti base. Riflettori poi sulla successiva conferenza stampa del presidente Jerome Powell e sulle prospettive dell’istituto per il prossimo anno, alla luce delle politiche proposte da Donald Trump che potrebbero riaccendere l’inflazione.

Domani sarà il turno della Bank of England e della Banca del Giappone.

Attese, inoltre, ulteriori indicazioni dai dati macroeconomici tra i quali il PIL Usa e le richieste di sussidi di disoccupazione (entrambi domani) e il deflatore PCE (venerdì).

Dall’agenda odierna, a novembre i prezzi al consumo finali nell’Eurozona sono calati dello 0,3% su base mensile, confermando il preliminare e il consensus. In leggero rallentamento, invece, su base annua, con un aumento del 2,2%, a fronte di un +2,3% dell’ultima lettura e della stima. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un incremento su base tendenziale del 2,7%, in linea al preliminare e alle attese.

Nel Regno Unito, nello stesso mese, i prezzi al consumo hanno registrato un incremento dello 0,1% su base mensile, in linea al consensus ma in rallentamento rispetto al +0,6% di ottobre. Su base annua, sono aumentati del 2,6%, come da attese e in accelerazione rispetto al +2,3% di ottobre. L’indice CPI Core ha riportato un incremento del 3,5%, rispetto al +3,6% previsto e al +3,3% del mese precedente.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,049 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 153,7. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+0,8%) a 73,8 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 70,3 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene a 116 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,41%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Unicredit (+1,8%) che ha aumentato posizione in Commerzbank al 28%, seguita da STM (+1,2%) ed Eni (+1%). Scivola in coda Moncler (-1,6%), preceduta da Telecom Italia (-1,4%) e Snam (-0,9%).