Seduta in rosso per le principali borse asiatiche dopo la chiusura negativa di ieri a Wall Street.
Shanghai cede lo 0,3% mentre Shenzhen guadagna lo 0,4%, Hong Kong viaggia a -0,2%. Giù anche il Giappone con il Nikkei a -0,8% e il Topix a -0,3%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -2,6%, l’S&P 500 a -3% e il Nasdaq a -3,6%.
Attenzione sulla politica monetaria dopo che ieri sera la Federal Reserve ha annunciato, come ampiamente previsto, un altro taglio di 25 punti base – la terza riduzione consecutiva quest’anno – portando i costi di prestito fra il 4,25%-4,5%.
La Fed ha anche indicato che probabilmente abbasserà i tassi solo altre due volte nel 2025 per un totale di 50 punti base, rispetto a un punto percentuale previsto lo scorso trimestre.
Gli operatori sono ora concentrati sulle previsioni per il prossimo anno mentre attendono i dettagli sulla politica economica sotto la nuova amministrazione Trump.
Sempre in tema di banche centrali, come da attese, la Bank of Japan ha deciso di mantenere invariato il suo tasso di riferimento allo 0,25% per la terza riunione consecutiva. La BoJ aveva aumentato i tassi due volte all’inizio del 2024, dopo quasi un decennio di politica monetaria ultra-espansiva. Negli scorsi mesi il governatore Kazuo Ueda ha segnalato che la banca centrale aumenterà ulteriormente i tassi, sebbene i tempi della mossa rimangano poco chiari.
Sul forex, l’euro/dollaro sale 1,04 e il cambio tra biglietto verde e lo yen balza a 156,5. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,6%) a 73 dollari al barile e il Wti (-1,5%) a 69,6 dollari.