Proseguono le vendite sulle borse europee a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in frazionale rialzo.
A Milano, il Ftse Mib cede l’1,4% a 33.925 punti, negativo come l’Ibex35 di Madrid (-1,7%), il Cac 40 di Parigi (-1,6%), il Ftse 100 di Londra (-1,4%) e il Dax di Francoforte (-1,3%).
Sul sentiment pesano gli annunci di ieri sera da parte della Federal Reserve che, sebbene abbia abbassato i tassi di 25 punti base per la terza volta consecutiva, ha ridotto le aspettative per il 2025 a due soli tagli, contro i 4 indicati a settembre. Il tutto a fronte di una revisione al rialzo delle attese di inflazione, stimata a fine 2025, al 2,5% dal 2,1% previsto a settembre.
Nella successiva conferenza stampa, Jerome Powell, ha spiegato che “gli indicatori mostrano un’economia solida ma l’inflazione, sebbene in calo, resta elevata”. “La disoccupazione resta bassa nonostante un rallentamento del mercato del lavoro, la nostra politica nell’ultimo anno è stata meno restrittiva e potremo valutare con più cautela gli aggiustamenti futuri”, ha aggiunto il presidente della Fed.
Sempre in tema di politica monetaria, la Banca del Giappone ha lasciato i tassi invariati con il governatore Kazuo Ueda che si prepara ad osservare le trattative salariali della prossima primavera per decidere le future mosse dell’istituto.
In attesa della Bank of England, che dovrebbe mantenere i tassi invariati, la Banca centrale svedese li ha tagliati di 25 punti base, portandoli al 2,5%, secondo quanto previsto.
Focus inoltre sulle ulteriori indicazioni dai dati macroeconomici tra i quali il PIL Usa e le richieste di sussidi di disoccupazione (entrambi oggi) e il deflatore PCE (domani).
Nel frattempo, in Germania, la fiducia dei consumatori Gfk di gennaio si è attestata a -21,3 punti rispetto ai -22,6 del consensus e i -23,1 di dicembre (rivisto da -23,3 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,041 e il cambio tra biglietto verde e lo yen vola a 157. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,1%) a 73,3 dollari al barile e il Wti (-0,9%) a 70 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette leggermente a 118 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,47%.
Tornando a Piazza Affari, tengono solo Saipem (+0,9%), con un nuovo contratto offshore in Nigeria per 900 milioni di dollari, e Unipol (+0,8%), mentre le vendite colpiscono in particolare TIM (-7,2%), STM (-5,8%), Nexi (-3,9%) e Interpump (-3%).