Apertura all’insegna delle vendite per le principali borse europee nel giorno delle quattro streghe, che vede la contemporanea scadenza di quattro tipologie di contratti derivati.
A Milano, il Ftse Mib cede l’1,0% a 33.453 punti, giù come il Dax di Francoforte (-1,0%), il Cac 40 di Parigi (-0,9%), l’Ibex35 di Madrid (-0,9%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%).
Metabolizzate le decisioni della Federal Reserve di mercoledì, gli investitori si focalizzano sulla pubblicazione odierna del deflatore PCE, una misura inflattiva attentamente monitorata dall’istituto per le prossime mosse, con il presidente Powell pronto a una politica più cauta e con soli due tagli nel 2025 all’orizzonte.
Tra gli altri appuntamenti macro della giornata, le vendite al dettaglio di novembre del Regno Unito, la fiducia dei consumatori di novembre dell’Italia, la fiducia dei consumatori di dicembre dell’Eurozona e, dagli Usa il reddito e spesa personali di novembre.
Intanto, a novembre in Germania l’indice dei prezzi alla produzione ha registrato un valore pari a +0,1% al di sopra delle attese (-0,3%) e del -1,1% di ottobre. Il dato su base annua evidenzia un aumento dello 0,5%, al di sopra della alla rilevazione di ottobre (+0,2%) e delle attese (+0,3%).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,038 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 156,8. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,6%) a 72,5 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 69,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 118 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,48%.
Tornando a Piazza Affari, Ftse Mib internamente in negativo con le vendite che colpiscono in particolare Saipem (-2,4%), MPS, Popolare di Sondrio e Fineco (tutte e tre a -2,2%).