Avvio in ribasso a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare agli ultimi dati macro.
Dopo pochi minuti di scambio, il Nasdaq cede lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,4%, il Dow Jones lo 0,3%.
Focus principale sugli ultimi dati macroeconomici: a novembre il deflatore PCE, la misura inflattiva preferita della Fed, ha registrato un incremento del 2,4% su base annua, in accelerazione rispetto al +2,3% di ottobre ma al di sotto del +2,5% delle attese.
Sempre a novembre il reddito personale negli Usa ha rallentato più delle attese (+0,4%) a +0,3% su base mensile, dal +0,7% di ottobre (rivisto da +0,6%). Le spese per consumi personali sono aumentate dello 0,4% m/m, a fronte di un +0,5% del consensus e il precedente +0,3% (rivisto da +0,4%).
Persistono intanto le preoccupazioni sul versante politico dopo che la Camera dei Rappresentanti ha bocciato, a larga maggioranza, una nuova proposta di bilancio sostenuta dal presidente eletto Donald Trump finalizzata a evitare lo shutdown del governo federale.
Il tutto in un contesto di ulteriore volatilità nel giorno delle quattro streghe, che vede la contemporanea scadenza di quattro tipologie di contratti derivati.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,039, mentre il dollaro/yen scende a 156,4. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,9%) a 72,2 dollari e il Wti (-2,6%) a 68,7 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni scendono rispettivamente al 4,26% al 4,51%.