Mercati asiatici – Seduta guidata dal Giappone con la fusione tra Honda e Nissan alle porte

Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura in positivo di venerdì a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,5% e il 2,3%, bene invece Hong Kong (+0,8%) e il Giappone con il Nikkei a +1,2% e il Topix a +1%.

Oltreoceano, l’S&P500 ha terminato a +1,1%, il Dow Jones a +1,2% e il Nasdaq a +1%.

I dati dell’indice dei prezzi Pce, la misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Federal Reserve, sono risultati più bassi del previsto a novembre.

Una lettura che ha contribuito ad alleviare alcune preoccupazioni sul fatto che i tassi statunitensi scenderanno a un ritmo più lento nel 2025, specialmente dopo che la Fed ha assunto una posizione da falco durante la riunione della scorsa settimana.

Intanto in Asia, le azioni giapponesi sono state tra le migliori, sostenute dalla potenziale fusione tra Honda e Nissan. Un’emittente pubblica giapponese ha affermato che un accordo preliminare sarà firmato nella giornata di oggi, con l’obiettivo di finalizzare i termini della fusione entro giugno 2025.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,043 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 156,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 73 dollari al barile e il Wti (+0,6%) a 69,9 dollari, dopo il calo della scorsa settimana, mentre i trader valutavano la minaccia del presidente eletto Donald Trump di riprendere il controllo del Canale di Panama.