Le borse europee chiudono perlopiù in frazionale ribasso, in un clima pre-festivo, mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, nell’ultima seduta prima della sosta natalizia, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.722 punti (-0,1%), cauto come il Dax di Francoforte (-0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%), flat il CAC 40 di Parigi, denaro invece sul Ftse di Londra (+0,2%).
Oltreoceano, il Dow Jones cede lo 0,2% mentre lo S&P 500 guadagna lo 0,3% e il Nasdaq lo 0,6%.
Nel complesso, gli operatori mantengono un atteggiamento positivo sostenuto dalle speranze di tagli più consistenti ai tassi, dopo gli ultimi dati incoraggianti sull’inflazione Usa, e dall’approvazione, in extremis, della manovra di spesa pubblica che ha scongiurato lo shutdown federale.
A smorzare tuttavia questa fiducia, contribuiscono l’incertezza sulle tariffe promesse dal presidente eletto Trump e la Cina che continua a vedere una debole ripresa economica.
Dall’agenda macro, la lettura finale del PIL 3Q 2024 del Regno Unito ha evidenziato una crescita nulla su base trimestrale, inferiore al +0,1% del preliminare e delle attese. Il dato finale del 2Q24 si è attestato a +0,4% (rivisto da +0,5%). A livello tendenziale il dato ha mostrato un aumento dello 0,9%, in calo rispetto al +1,0% del preliminare e delle previsioni. Il dato finale del 2Q24 si è attestato a +0,7%.
A dicembre, invece, l’indice del Conference Board relativo alla fiducia dei consumatori statunitensi si è attestato a 104,7 punti, in calo, contro le attese (112,9 punti) dai 112,8 punti di novembre (dato rivisto da 111,7 punti).
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,041 mentre il dollaro/yen sale a 157,1. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,2%) a 71,7 dollari e il Wti (-1,2%) a 68,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è mantenuto in area 117 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,45%. La Commissione Europea ha versato all’Italia la sesta rata del PNRR pari a 8,7 miliardi, a seguito della valutazione positiva espressa lo scorso mese sul conseguimento di 39 obiettivi legati al piano.
Tornando a Piazza Affari, guida Amplifon (+2,8%), seguita da Inwit (+1,6%), STM e Leonardo (+0,8%), mentre arretrano in particolare Pirelli (-1,2%), Moncler (-1%) e Popolare di Sondrio (-0,9%).