Le borse europee migliorano a metà seduta con i futures di Wall Street che viaggiano perlopiù positivi.
A Milano, il Ftse Mib è flat a 33.767 punti, sotto la parità il Dax di Francoforte (-0,1%), l’Ibex35 di Madrid (-0,1%), flat il Cac 40 di Parigi, mentre resiste alle vendite il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
I dati sull’inflazione sotto le attese, emersi dal deflatore PCE diffuso venerdì, hanno riacceso l’ottimismo sull’allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve. Tutto ciò contribuisce ad alleviare i timori legati al fatto che la banca centrale opterà per soli due tagli ai tassi nel 2025 contro i quattro indicati a settembre.
Il sentiment beneficia anche dell’approvazione, in extremis, della manovra di spesa pubblica che ha scongiurato lo shutdown federale e che ora dovrà essere firmata dal presidente Biden.
Allo stesso tempo gli investitori rimangono cauti in attesa dei dettagli sulle tariffe promesse dal presidente eletto Trump mentre la Cina continua a vedere una debole ripresa economica.
Sul fronte europeo, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha affermato, in un’intervista, che l’istituto è “molto vicino” al raggiungimento del target di inflazione del 2%.
Dall’agenda macro odierna, occhi alle ore 14:30, negli USA, sul Chicago Fed National Activity Index di novembre e, alle 16.00, sulla fiducia consumatori Conference Board.
Nel Regno Unito, il PIL finale del terzo trimestre è stato flat t/t rispetto al +0,1% preliminare e delle attese. Su base annua è aumentato dello 0,9%, rallentando dal +1% della prima lettura e del consensus.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,039 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 156,8. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,3%) a 72,4 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 69,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette leggermente a 117 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,45%.
Tornando a Piazza Affari, guida Leonardo (+2,2%), seguita da Amplifon (+1,7%), Prysmian (+1,5%) e Inwit (+0,9%); in coda Popolare di Sondrio e Stellantis (-0,7%) e MPS e Buzzi (-0,6%).