Avvio contrastato a Wall Street con gli investitori intenti a valutare le prospettive di crescita e le decisioni sui tassi di interesse.
Dopo pochi minuti di scambio, il Nasdaq guadagna lo 0,4%, lo S&P 500 lo 0,1% mentre il Dow Jones cede lo 0,3%.
Nel complesso, gli operatori mantengono un atteggiamento positivo sostenuto dalle speranze di tagli più consistenti ai tassi, dopo gli ultimi dati incoraggianti sull’inflazione Usa, e dall’approvazione, in extremis, della manovra di spesa pubblica che ha scongiurato lo shutdown federale.
A smorzare tuttavia questa fiducia, contribuiscono l’incertezza sulle tariffe promesse dal presidente eletto Trump e la Cina che continua a vedere una debole ripresa economica.
Dall’agenda macro, a novembre, l’indice CFNAI (Chicago Fed National Activity Index), che misura l’andamento dell’attività economica nell’area di Chicago, si è attestato a -0,12 punti, in recupero rispetto ai -0,50 punti di ottobre (rivisto da -0,40 punti).
Attesa alle ore 16.00 la fiducia consumatori Conference Board.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,040 mentre il dollaro/yen sale a 157,1. Tra le materie prime, quotazioni di greggio in frazionale ribasso con il Brent (-0,3%) a 72,3 dollari e il Wti (-0,2%) a 69,3 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni aumentano rispettivamente al 4,32% al 4,54%.