Riapertura debole per le principali borse europee dopo la pausa natalizia con lo sguardo che rimane sulle banche centrali e i dati macroeconomici.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,1% a 33.718 punti, sotto la parità come il Dax di Francoforte (-0,2%), l’Ibex35 di Madrid (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%), mentre resiste il Cac 40 di Parigi (+0,1%).
Sul fronte macro, aggiornamento sul mercato del lavoro a stelle e strisce: le richieste di sussidi di disoccupazione sono rimaste stabili la scorsa settimana, anche se le richieste totali sono salite al livello più alto degli ultimi tre anni.
Sempre dagli Usa, attese nel pomeriggio le scorte all’ingrosso di novembre.
Resta l’attenzione sulla politica monetaria in scia ai commenti del governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda che non hanno fornito una chiara indicazione sui tassi di interesse in vista della riunione del prossimo mese.
Ad alimentare l’incertezza contribuiscono i verbali relativi alla riunione dell’istituto nipponico di dicembre che hanno evidenziato opinioni contrastanti tra i membri del consiglio sulle tempistiche per un altro aumento dei tassi.
Sempre in Giappone, il ministro delle Finanze Katsunobu Kato ha dichiarato che il governo adotterà misure appropriate contro i movimenti eccessivi nel mercato dei cambi.
Infine, il governo giapponese ha dato il via libera alla legge di bilancio per un ammontare record di 115.500 miliardi di yen (703 miliardi di euro) per il 2025.
Sul forex, l’euro/dollaro flat a 1,042 e il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 157,8. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 72,9 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 69,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 118 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,53%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio STM (+0,6%), seguita da Nexi (+0,5%), Eni e Iveco (+0,4%), in coda Terna (-1,3%), Snam (-1,2%), Hera e Inwit (-1,1%).