Avvio debole per le principali borse europee in un clima di incertezza in vista della fine dell’anno.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,5% a 34.012 punti, sotto la parità come il Ftse 100 di Londra (-0,4%), il Dax di Francoforte (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,2%).
Nel penultimo giorno del 2024, gli investitori stanno facendo un bilancio sull’anno trascorso e guardando al 2025, interrogandosi su quali saranno le prossime mosse delle banche centrali. Il tutto, in particolare, dopo che la Fed ha recentemente ridotto le aspettative per il prossimo anno a due soli tagli, contro i 4 indicati a settembre, a fronte di una revisione al rialzo delle attese di inflazione.
I mercati restano intenti a valutare, allo stesso tempo, l’impatto delle decisioni del presidente eletto Trump che, nei giorni scorsi, ha minacciato l’Unione Europea con “dazi a tappeto” se non comprerà gas e petrolio statunitensi, e che sarebbe pronto a emettere almeno 25 ordini esecutivi quando assumerà la carica il 20 gennaio.
Il Segretario al Tesoro Janet Yellen ha intanto avvertito che gli Stati Uniti potrebbero raggiungere il nuovo limite sul debito a metà gennaio, esortando il Congresso ad alzare o rimuovere il tetto per scongiurare una crisi finanziaria.
Sul fronte asiatico, la Corea del Sud intende controllare tutti i Boeing B737-800 delle compagnie aeree nazionali a seguito del disastroso incidente aereo di ieri che ha causato 179 vittime su 181 passeggeri.
Dall’agenda macro, l’indice manifatturiero Jibun Bank finale giapponese di dicembre si è attestato a 49,6 punti rispetto ai 49,5 del preliminare e del consensus.
Occhi nel pomeriggio, negli Usa, su PMI attività manifatturiera Chicago e Indice attività manifatturiera Fed Dallas, entrambi di dicembre.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,043 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 157,9. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 73,8 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 70,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 115 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,53%.
Tornando a Piazza Affari, tengono in avvio MPS (+0,8%) dopo che sono stati cooptati cinque nuovi consiglieri di amministrazione, Hera (+0,2%) e Snam (+0,1%). In coda Prysmian (-1,3%), Ferrari e Tenaris (entrambe -1,1%).