Gli eurolistini chiudono in rialzo simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.375 punti (+0,6%) in guadagno come il Ftse 100 di Londra (+1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%), il DAX di Francoforte (+0,6%), il CAC 40 di Parigi (+0,2%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,5%, lo S&P 500 lo 0,3% e il Dow Jones lo 0,1%.
Con lo sguardo già rivolto all’insediamento (il 20 gennaio) alla Casa Bianca del presidente eletto Donald Trump, l’attenzione degli investitori in questa prima sessione di mercato del 2025 è sull’agenda macroeconomica.
Focus in particolare sul mercato del lavoro americano: nella settimana al 28 dicembre le nuove richieste di disoccupazione sono state 211mila, al di sotto delle 219mila della settimana precedente e delle 222mila delle attese.
Sempre sul fronte macro, nella settimana al 27 dicembre l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti, ha registrato un calo del 12,6%, dopo il -0,7% della settimana precedente.
A dicembre, la lettura finale di S&P Global ha evidenziato che l’indice Pmi Manifatturiero si è attestato a 49,4 punti, al di sopra del consensus e del dato preliminare, entrambi a 48,3 punti.
Nel vecchio continente, a dicembre, l’indice PMI relativo al settore manifatturiero dell’Italia si è attestato a 46,2 punti, in aumento oltre le attese (44,9 punti) dai 44,5 punti di novembre.
L’analogo indice francese per il mese di dicembre ha evidenziato un valore di 41,9 punti, confermando preliminare e attese.
Sempre nello stesso mese la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero tedesco ha evidenziato un valore di 42,5 punti, in linea con le attese e inferiore ai 43,0 della rilevazione preliminare.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,026, il dollaro/yen sale a 157,7. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+2,3%) a 76,4 dollari e il Wti (+2,7%) a 73,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 117 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,53%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Saipem (+6,1%), Eni (+2,8%), Recordati (+2,3%), Prysmian (+2,3%) mentre chiudono in coda Bper Banca (-2,9%), seguita da Banca Monte Paschi Siena (-1,4%), Banca Popolare di Sondrio (-1,4%), Unipol (-1,2%).