Mercati asiatici – Seduta mista, giù in particolare la Cina

Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura debole di ieri a Wall Street mentre Tokyo resterà chiusa fino al 6 gennaio.

La Cina chiude in ribasso con Shenzhen a -1,9% e Shanghai a -1,6% mentre Hong Kong guadagna lo 0,4%.

Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,4%, lo S&P500 e il Nasdaq a -0,2%.

I mercati cinesi hanno incontrato difficoltà a recuperare terreno dopo il tracollo di ieri, riflettendo le crescenti preoccupazioni per lo stato dell’economia e il rischio di una guerra commerciale in vista dell’insediamento di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti.

Le borse cinesi restano in forte calo, nonostante la Banca Popolare Cinese abbia dichiarato l’intenzione di ridurre i tassi di interesse dall’attuale 1,5% “quando sarà opportuno” entro il 2025.

In controtendenza, i mercati di Seul registrano un deciso rialzo nonostante il contesto politico turbolento: il presidente Yoon Suk Yeol è stato sospeso dall’incarico in seguito a una storica messa in stato d’accusa. La reazione positiva è stata alimentata dall’annuncio di nuove misure volte a incentivare gli investimenti esteri, stabilizzare i mercati finanziari e stimolare la domanda interna.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,028 e il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 157,2. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 75,9 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 73,1 dollari.