Mercati asiatici – Prevalgono i rialzi trainati dal Nikkei (+2,1%)

Seduta perlopiù positiva per le principali borse asiatiche dopo la chiusura prevalentemente in rialzo di ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,8% e l’1,1%, toniche come il Giappone con il Nikkei a +2,1% e il Topix a +1,1%. In controtendenza Hong Kong (-1,3%).

Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +1,2%, l’S&P500 a +0,6% e il Dow Jones a -0,1%.

Il rialzo degli indici asiatici si registra in scia al rally del settore tech di Wall Street, beneficiando anche di uno yen più debole.

La debolezza della valuta giapponese sta tuttavia preoccupando il ministro delle finanze nipponico, Katsunobu Kato, il quale ha dichiarato che prenderà le misure appropriate contro quelle che considera mosse improvvise e unilaterali sui cambi.

A ciò si aggiungono i persistenti timori legati alle tensioni tra Usa e Cina dopo che Trump ha smentito rumour secondo cui potrebbe mitigare le tariffe al suo nuovo ingresso alla Casa Bianca, atteso per il prossimo 20 gennaio.

Inoltre, l’ultima mossa di Washington di inserire in black list aziende cinesi come il gigante petrolifero Cnooc e la principale società marittima del Paese, Cosco Shipping Holdings, non fa altro che oscurare le prospettive sulla seconda economia mondiale.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,041 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen è stabile a 157,6. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 76,3 dollari al barile e il Wti (-0,2%) a 73,5 dollari.