Gli eurolistini chiudono perlopiù in rialzo mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.939 punti (+0,5%) in guadagno come il DAX di Francoforte (+0,7%), il CAC 40 di Parigi (+0,6%). Termina invariato l’Ibex 35 di Madrid mentre chiude in leggero ribasso il Ftse 100 di Londra (-0,1%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede l’1,5%, lo S&P 500 lo 0,8% e il Dow Jones lo 0,1%.
L’attenzione è sempre rivolta alle prossime mosse della Federal Reserve sui tassi d’interesse: nuove indicazioni potrebbero emergere dai verbali del meeting FOMC di dicembre, in uscita domani.
Lo sguardo è poi rivolto all’agenda macro, in particolare per quanto riguarda il mercato del lavoro americano: in attesa del Job Report di dicembre, in uscita venerdì, focus domani sulla stima ADP sull’occupazione e giovedì sulle richieste di disoccupazione.
Dall’agenda odierna, intanto, la bilancia commerciale statunitense ha registrato un deficit di 78,2 miliardi di dollari (consensus 78,0 mld), in peggioramento rispetto ai 73,6 miliardi del mese precedente.
Sempre oltreoceano, a dicembre l’indice ISM dei servizi degli Stati Uniti ha registrato un valore di 54,1 punti, in miglioramento oltre il consensus (53,3 punti) rispetto ai 52,1 punti di novembre.
In Italia, nello stesso mese, l’indice armonizzato UE preliminare dei prezzi al consumo ha registrato un +0,1% su base mensile, accelerando meno delle attese (+0,3%) dal -0,1% di novembre. Su base annua, i prezzi sono saliti dell’1,4%, rallentando, contro il consensus (+1,6%), dal +1,5% del mese precedente.
In Francia, sempre a dicembre, i prezzi al consumo preliminari sono aumentati dello 0,2% su base mensile, accelerando meno delle attese (+0,3%) dal -0,1% di novembre. Su base annua, hanno riportato un +1,3%, rispetto al +1,5% del consensus e in linea al mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,037, il dollaro/yen sale a 157,8. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,8%) a 76,8 dollari e il Wti (+0,7%) a 74,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 115 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,63%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Telecom Italia (+4,1%), Moncler (+2,4%), Banca Monte Paschi Siena (+1,9%), Stmicroelectronics (+1,9%) mentre chiudono in coda Buzzi (-1,3%) seguita da Nexi (-1,1%), Saipem (-0,8%), Banco Bpm (-0,7%).