Mercati – Europa migliora a metà seduta, Piazza Affari vira a +0,1% guidata da TIM (+3,6%)

Le borse europee migliorano a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano appena sopra la parità.

A Milano, il Ftse Mib vira con un +0,1% a 34.804 punti, preceduto dal Cac 40 di Parigi (+0,6%), dal Dax di Francoforte (+0,3%) e dall’Ibex35 di Madrid (+0,2%) mentre resta debole il Ftse 100 di Londra riducendo comunque la perdita (-0,2%).

Focus sull’agenda macroeconomica e in particolare sui dati odierni relativi all’inflazione che potrebbero condizionare le prossime mosse delle banche centrali.

A dicembre i prezzi al consumo preliminari dell’Eurozona sono aumentati dello 0,4% su base mensile  dopo il -0,3% di novembre. Su base annua, hanno riportato un +2,4%, in linea al consensus e dopo il +2,2% del mese precedente. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un +2,7%, in linea al finale di novembre e alle previsioni degli analisti.

In Italia, nello stesso mese, l’indice armonizzato UE preliminare dei prezzi al consumo ha registrato un +0,1% su base mensile, accelerando meno delle attese (+0,3%) dal -0,1% di novembre. Su base annua, i prezzi sono saliti dell’1,4%, rallentando, contro il consensus (+1,6%), dal +1,5% del mese precedente.

In Francia, sempre a dicembre, i prezzi al consumo preliminari sono aumentati dello 0,2% su base mensile, accelerando meno delle attese (+0,3%) dal -0,1% di novembre. Su base annua, hanno riportato un +1,3%, rispetto al +1,5% del consensus e in linea al mese precedente. L’indice armonizzato agli standard Ue ha segnato un +0,2% m/m, a fronte di +0,4% delle attese e al -0,1% di novembre, mentre su base annua è salito dell’1,8%, rispetto al +1,9% del consensus e al precedente +1,7%.

Nel mercato del lavoro, a novembre, il tasso di disoccupazione dell’Eurozona si è attestato al 6,3%, in linea al mese precedente e alle attese, mentre in Italia è stato pari al 5,7%, sotto il consensus e ottobre (entrambi al 5,8%).

I mercati stanno attualmente scontando l’ipotesi che la BCE opterà quest’anno per quattro tagli ai tassi da 25 punti base ciascuno.

Spostando lo sguardo sugli Usa, in attesa del Job Report di dicembre, in uscita venerdì,  domani l’attenzione si concentrerà sulla stima ADP sull’occupazione e giovedì sulle richieste di sussidi di disoccupazione. Attesi, intanto, per oggi pomeriggio, la bilancia commerciale di novembre e l’indice ISM servizi di dicembre.

Sul forex, l’euro/dollaro resta a 1,042 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 157,7. Tra le materie prime, il petrolio torna in frazionale rialzo con il Brent (+0,4%) a 76,6 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 73,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 113 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,59%.

Tornando a Piazza Affari, balza in vetta Telecom Italia (+3,6%) ancora sotto i riflettori in attesa, entro fine mese, secondo rumour, della decisione sulla vendita di Sparkle. Seguono Campari (+1,4%) e A2A (+0,9%).

Scivola in coda Buzzi (-1,4%), preceduta da Saipem (-1%), Tenaris e Unipol (entrambe -0,8%).