Le borse europee tornano deboli nel pomeriggio con l’andamento poco sotto la parità di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib limita le perdite, pur rallentando, con un -0,1% a 34.922 punti, seguito dal Dax di Francoforte (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%), l’Ibex35 di Madrid (-0,6%) e il Cac 40 di Parigi (-1,1%). Oltreoceano, il Dow Jones, l’S&P500 e il Nasdaq cedono lo 0,2%.
Resta l’attenzione sulle banche centrali in scia alla dichiarazioni del funzionario della Fed Christopher Waller, secondo il quale l’inflazione continuerà a rallentare verso l’obiettivo del 2% della banca centrale, suggerendo pertanto il proprio sostegno per un ulteriore allentamento della politica monetaria per quest’anno.
Nuove indicazioni dovrebbero arrivare stasera dai verbali della banca centrale Usa, domani dalle richieste di sussidi di disoccupazione e venerdì dal job report americano.
Sul fronte macro odierno, la stima ADP sul mondo del lavoro negli Usa ha evidenziato a dicembre 122mila nuovi posti di lavoro, in calo più delle attese (139mila unità) dalle 146mila unità del mese precedente.
Nella settimana al 3 gennaio l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti, è calato del 3,7%, dopo il -12,6% della settimana precedente.
A dicembre la lettura finale sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona si è attestata a -14,5 punti, confermando il preliminare e in linea alle attese.
Nella stessa area, a novembre, i prezzi alla produzione sono aumentati, oltre le attese (+1,5%), dell’1,6% su base mensile, rispetto al +0,4% di ottobre. Su base annua, l’indice è sceso dell’1,2%, meno del consensus (-1,3%), a fronte del -3,3% del mese precedente (rivisto da -3,2%).
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,029 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 158,4. Tra le materie prime, il petrolio prosegue poco mosso con il Brent (+0,1%) a 77,1 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 74,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 115 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,68%.
Tornando a Piazza Affari, resta in vetta Leonardo (+5,5%), in scia all’andamento del settore della difesa europeo dopo le parole del neo presidente eletto Usa Trump che ha chiesto ai Paesi della Nato un aumento delle spese militari al 5% del PIL. Seguono Bper (+3,1%) e Banca Mediolanum (+2,9%), che a dicembre ha registrato una raccolta netta per 981 mln. Rimangono in coda STM (-3,2%) e Stellantis (-3,1%), precedute da Nexi e Amplifon (entrambe -2,7%).