Mercati – Partenza sottotono per l’Europa con Milano che cede mezzo punto percentuale

Avvio debole per le principali borse europee con l’attenzione ancora sulle banche centrali.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,5% a 34.930 punti, sotto la parità come il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,1%), tengono invece l’Ibex35 di Madrid (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Oggi i listini statunitensi saranno chiusi in osservanza di una giornata nazionale di lutto per l’ex presidente Jimmy Carter.

Gli investitori stanno valutando quanto emerso ieri sera dai verbali della riunione di dicembre della Federal Reserve, in cui i tassi sono stati abbassati di 25 punti base, che hanno ribadito l’approccio da falco sul costo del denaro per il 2025.

Inoltre i banchieri hanno espresso alcune preoccupazioni circa il fatto che le mosse espansionistiche e protezionistiche del presidente eletto Trump possano sostenere l’inflazione. Tra le motivazioni, si legge nel documento, le letture recenti più forti del previsto sull’inflazione e i “probabili effetti di potenziali cambiamenti nella politica commerciale e di immigrazione”.

Nel pomeriggio di oggi si attendono le parole del presidente della Fed di Philadelphia, Patrick Harker, e di quello della Fed di Richmond, Thomas Barkin.

Sul fronte Bce, in mattinata è prevista la pubblicazione del bollettino economico. Ieri il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau, ha affermato che la Banca centrale potrebbe abbassare i tassi di interesse, che attualmente si trovano al 3% per quanto riguardo il tasso sui depositi, fino a un livello vicino al 2% “entro la prossima estate” grazie al calo dell’inflazione.

Lato macro, la produzione industriale in Germania a novembre è calata del 2,8% anno su anno, contro il -4,2% (dato rivisto) del mese precedente, battendo comunque il consensus di un -4,5%. Mese su mese è rimasta positiva per l’1,5% (stime +0,5%) contro il -0,4% (dato rivisto) di ottobre.

Attese in giornata le vendite al dettaglio di novembre dell’Area Euro e dagli Stati Uniti le scorte all’ingrosso di novembre.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,029 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 158,2. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent flat a 76,2 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 73,3 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 117 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,70%.

Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Prysmian (+1,5%) e Pirelli (+1,4%), seguite da Iveco (+0,9%) e Amplifon (+0,7%). In coda Bper (-2,2%), TIM (-1,5%), Unicredit e Banco Bpm (-1,3%).