Prevista partenza in modesto calo per le principali borse europee in attesa del job report statunitense.
Chiusa ieri Wall Street in segno di lutto per l’ex presidente Jimmy Carter.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -1%, in linea a Hong Kong a (-1%) mentre Shanghai viaggia a -1,2%.
Resta l’attenzione sulle banche centrali con diversi funzionari della Fed che hanno confermato che l’istituto manterrà probabilmente i tassi di interesse ai livelli attuali per un periodo prolungato, per poi tagliarli nuovamente solo quando l’inflazione si sarà notevolmente raffreddata.
Sono attese nuove indicazioni dai non farm payrolls di dicembre in uscita oggi pomeriggio e che, secondo le previsioni, evidenzieranno la creazione di 164mila nuovi posti di lavoro rispetto ai precedenti 227mila, un tasso di disoccupazione stabile al 4,2% e una crescita dei salari orari medi in leggero rallentamento rispetto al mese precedente.
Sul fronte asiatico, la Banca Popolare Cinese ha dichiarato che interromperà temporaneamente l’acquisto di titoli di Stato, una mossa a sorpresa che segue il crollo del rendimento di riferimento al minimo storico.
Dall’agenda macro odierna, oltre al job report, attesi alle ore 08:45, in Francia, la produzione industriale; alle 10:00, in Italia, le vendite al dettaglio, entrambi di novembre; alle 16:00, negli USA, il Sentiment Università Michigan, gennaio preliminare.
Il leading index giapponese preliminare di novembre è sceso più delle attese (107,2 punti) a 107 punti dai 109,1 punti finali di ottobre.
A Piazza Affari, riflettori su MPS dopo che Delfin, la cassaforte della famiglia Del Vecchio, è salita dal 3,5% al 9,8% diventando il primo azionista privato dell’istituto, a un passo dall’11,7% in mano al Tesoro.
UniCredit ha collocato con successo bond Senior Non-Preferred per complessivi 2 miliardi.