Mercati Usa – Venerdì in calo a Wall Street mentre crescono i timori sull’inflazione

Wall Street chiude l’ottava in calo dopo l’uscita dei dati sul mercato del lavoro migliori delle attese che hanno alzato i timori sull’inflazione e sui tassi di interesse.

Così l’S&P 500 ha chiuso la seduta a -1,54%, il Nasdaq e il Daw Jones entrambi a -1,63%.

Ancora una volta il mercato azionario trema in scia a dati macro migliori delle attese e in particolare dopo l’uscita del Job Report che ha mostrato non farm payroll a 256.000 e una disoccupazione in calo al 4,1%.

Dati che sebbene siano positivi per la classe lavoratrice mettono pressione su Wall Street dato che possono mantenere alto il livello inflazionistico e di conseguenza abbassano le possibilità di tagli ai tassi da parte della Fed.

Sul fronte politico la serata di venerdì è stata caratterizzata dalla condanna di Donald Trump per il caso Stormy Daniel anche se non ci saranno conseguenze e tra una settimana prenderà il posto di Joe Biden alla Casa Bianca.

Tornando all’azionario sotto pressione le società quotate sul Russel 2000 (-2,2%). Le società a minor capitalizzazione sono infatti quelle che hanno impatti negativi maggiori dall’aumento dei tassi, dato che basano la propria crescita sul debito.

Constellation Brands, il più grande importatore di birra degli stati uniti, ha perso il 17,1% (il calo più significativo dell’S&P500) dopo che i rivenditori Modelo e Robert Mondavi hanno registrato profitti inferiori alle attese per l’ultimo quarto del 2024.

Sotto pressione anche il settore assicurativo trascinato a ribasso dalle preoccupazioni inerenti gli incendi dell’area di Los Angeles visti gli alti valori degli immobili dell’area che che superano di media i 3 milioni di dollari. Prezzi che possono erodere velocemente i profitti delle compagnie assicurative.

Così Allstate chiude in calo del 5,6%, Travelers del 4,3% e Chubb del 3,4%.

In controtendenza Delta Air Lines a +9% dopo aver registrato nell’ultimo trimestre 2024 profitti maggiori delle attese.

Impennata dell’indice Vix, che misura la volatilità, a +8,14% a 19,54 punti.

Passando alle materie prime il Brent ha chiuso la seduta di venerdì in forte rialzo a +3,69% a 79,76 dollari al barile per poi superare gli 81 dollari questa mattina. Andamento simile per il Wti che ha chiuso venerd’ a +3,43% a 75,75 dollari al barile e stamattina viaggia olte i 75 dollari.

Prosegue il recupero del rame a +0,26% a 4,3 dollari.

Tra i metalli preziosi continua a salire l’oro a 2.715,4 dollari l’oncia. Ottavo giorno di fila di guadagni invece per l’argento a 31,37 dollari l’oncia.

Infine sul Forex l’euro/dollaro è sostanzialmente flat a 1,022 e il dollaro/yen a 157,58.