Le borse europee accelerano a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano poco sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 35.323 punti, bene come il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,6%), l’Ibex35 di Madrid (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%).
Gli investitori rimangono concentrati sull’agenda macroeconomica alla ricerca di indizi che dovrebbero guidare le mosse delle banche centrali.
In attesa dei prezzi al consumo Usa che verranno diffusi nel pomeriggio, il sentiment sta beneficiando di un inaspettato complessivo rallentamento dell’inflazione nel Regno Unito che rafforza le scommesse su taglio ai tassi da parte della Bank of England.
In particolare, oltremanica, a dicembre, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,3% su base mensile, al di sotto del consensus (+0,4%) ma sopra il dato di novembre (+0,1%). Su base annua, i prezzi hanno registrato un aumento del 2,5%, al di sotto del consensus e del mese precedente (+2,6%). L’indice CPI Core ha riportato un incremento del 3,2%, al di sotto mese precedente (+3,5%) e del consensus (+3,4%).
Sempre sul fronte macro, in Francia, i dati finali di dicembre sull’inflazione hanno confermato i preliminari e sono stati in linea alle attese. L’indice dei prezzi al consumo ha registrato un +0,2% su base mensile mentre, anno su anno, ha riportato un incremento dell’1,3%. L’indice armonizzato agli standard Ue è salito dello 0,2% m/m mentre, su base annua, i prezzi al consumo sono cresciuti dell’1,8%.
Nell’Eurozona, a novembre, l’indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dello 0,2% su base mensile, come a ottobre (rivisto da flat) e contro le attese (+0,3%). Su base annua e corretto per l’effetto calendario, l’indice è calato, in linea al consensus, dell’1,9%, rallentando rispetto al mese precedente (-1,1% rivisto da -1,2%).
Gli investitori restano focalizzati anche sulla stagione delle trimestrali statunitensi con i conti oggi di alcune big finanziarie quali Citigroup, JPMorgan e Goldman Sachs.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,030 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 156,8. Tra le materie prime, il greggio resta in frazionale rialzo con il Brent (+0,2%) a 80,1 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 76,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 119 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,80%.
Tornando a Piazza Affari, accelera e rimane in vetta Iveco (+6,4%) in scia all’upgrade di Kepler Cheuvreux da ‘hold’ a ‘buy’ con target price di 11,5 euro, seguita da Prysmian (+2,4%), dopo che Citi ne ha alzato il target price a 73 euro e confermato il buy. Denaro anche su Buzzi (+2,4%). Rimane in coda Saipem (-2,9%), preceduta da Nexi (-2,2%) e Cucinelli (-1,6%).