Mercati Usa – Wall Street tenta il rimbalzo in scia ai dati sull’inflazione

Wall Street tenta il rimbalzo dopo le perdite di lunedì con i dati sull’inflazione americana migliori delle attese che hanno ridato un pò di fiducia agli operatori.

Così l’S&P 500 ha chiuso la seduta a +0,11%, il Nasdaq a -0,23% e il Daw Jones a +0,52%.

Il paese si prepara all’insediamento ufficiale di Donald Trump alla Casa Bianca e l’attenzione è ancora tutta rivolta ad Elon Musk dopo che le autorità hanno avviato una causa in merito all’acquisizione dell’ex Twitter per 44 miliardi di dollari.

Secondo la S.E.C. (Security and Exchange Commission, l’autorità di controllo per le manipolazioni di mercato) acquistando Twitter nel 2022 Musk ha violato le leggi sulle transazioni acquistando titoli senza presentare le dovute documentazioni ma aspettando 11 giorni prima di depositare l’informativa alla S.E.C.

Documenti necessari per permettere agli operatori di monitorare le mosse dei grandi investitori e le potenziali acquisizioni ma che visto il ritardo hanno permesso a Musk di mantenere il prezzo del titolo sotto controllo e pagare almento 150 milioni in meno.

Sul fronte internazionale l’attezione è rivolta da un lato a Gaza dove sembra avvicinarsi una tregua prolingata e dall’altro alla Sud Corea con il presidente Yoon Suk Yeol’s detenuto a seguito dei fatti di dicembre quando dichiarò la legge marziale ma fu subito fermato dalle opposizioni.

Tornando all’azionario americano KB Home ha chiuso a +4,8% dopo aver registrato risultati migliori delle attese nell’ultimo quarto.

Sempre nel settore immobiliare vola H&E Equipment che ha raddoppiato il valore del titolo arrivato a 90 dollari dopo che United Rentals ha avviato un OPA per 92 dollari ad azione. Operazione apprezzata dal mercato con il titolo di United Rentals in rialzo del 5,9%.

Tra i titoli in rosso Nvidia ha chiuso a -1,1% e, vista la sua capitalizzazione, è stata uno dei maggiori pesi sull’S&P500.

In forte calo Eli Lilly a -6,6%. La società farmaceutica ha detto di aspettarsi ricavi inferiori alle attese per l’ultimo trimestre 2024 a causa dei dati deludenti sui farmaci per il diabete e l’obesità.

Infine crolla Signet Jewelry del 21,7% dopo aver comunicato che i dati sulle vendite pre natalizie hanno deluso le attese.

Continua il calo dell’indice Vix, che misura la volatilità, a -2,5% a 18,71 punti.

Passando alle materie prime il Brent ha chiuso ieri a -1,35% a 79,92 dollari al barile invertendo la rotta dopo tre giorni di guadagni consecutivi. Andamento simile per il Wti che ha chiuso a -1,2% a 76,37 dollari al barile.

Lieve flessione per il rame a -0,22% a 4,33 dollari.

Tra i metalli preziosi lieve rimbalzo dell’oro del +0,14% a 2.682,3 dollari l’oncia. Stesso trend per l’argento che dopo il -3,21% di lunedì ha chiuso ieri a +0,14% a 30,35 dollari l’oncia.

Infine sul Forex l’euro/dollaro è sostanzialmente flat a 1,029 e il dollaro/yen a 157,32.