Avvio in rialzo per le principali borse europee ancora in scia ai dati sull’inflazione statunitense.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 35.903 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+1,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%), l’Ibex35 di Madrid (+0,4%) e il Dax di Francoforte (+0,2%).
Il sentiment continua a beneficiare del raffreddamento dell’inflazione core a stelle e strisce che ha riacceso le speranze per un allentamento monetario da parte della Federal Reserve per quest’anno. I mercati sono infatti tornati a scontare pienamente una riduzione dei tassi entro luglio.
Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha intanto affermato che “Il processo di disinflazione è ancora in corso. Ma non abbiamo ancora raggiunto il nostro obiettivo del 2% e ci vorrà ancora tempo prima che possiamo raggiungerlo in modo duraturo”.
Ulteriori dettagli sono attesi in giornata con la pubblicazione dei verbali della BCE e sul fronte macro con la diffusione, in particolare, dei dati Usa sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e sulle vendite al dettaglio di dicembre.
Occhi anche alle ore 10:00, in Italia, sulla bilancia commerciale di novembre e i prezzi al consumo finali di dicembre; alle ore 11:00, nell’Eurozona, sulla bilancia commerciale di novembre.
A dicembre l’indice dei prezzi alla produzione giapponese è aumentato del 3,8% su base annua, in linea alle attese e al mese precedente (rivisto da +3,7%). Su base mensile, ha registrato un incremento dello 0,3%, sotto il +0,4% del consensus e del mese precedente (dato rivisto da +0,3%).
A novembre il Pil del Regno Unito è cresciuto dello 0,1% su base mensile, sotto le attese (+0,2%) ma sopra il mese precedente (-0,1%). Su base annua, ha segnato un incremento dell’1,0%, sotto il +1,3% delle attese e il +1,1% mese precedente (rivisto da +1,3%).
Nella stessa area e mese, la produzione industriale è calata dello 0,4% su base mensile, rispetto al +0,1% delle attese e al -0,6% di ottobre. Su base annua, è scesa dell’1,8%, a fronte del -1,0% previsto e del -1,1% di ottobre. La produzione manifatturiera ha riportato un -0,3% su base mensile, sotto il consensus (0,0%), dopo il -0,6% di ottobre. Su base annua, ha segnato un -1,2%, rispetto al -0,4% di attese e mese precedente.
A dicembre, in Germania, i prezzi al consumo finali hanno registrato un incremento dello 0,5% su base mensile, sopra il +0,4% del preliminare e delle attese. Su base annua, hanno riportato un progresso del 2,6%, al pari del preliminare e del consensus.
Resta infine l’attenzione sul proseguimento della stagione delle trimestrali Usa con i conti oggi di big finanziarie come Bank of America e Morgan Stanley.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,030 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 156,0. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 82,0 dollari al barile e il Wti (flat) a 78,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 115 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,69%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Leonardo (+3%) dopo l’upgrade di Morgan Stanley da equal weight a overweight con target price alzato da 25 a 35 euro, Cucinelli (+2,8%) che sale con i titoli del lusso in scia ai conti oltre le attese di Richemont, e Ferrari (+1,4%) mentre si posizionano in coda Italgas e Snam (entrambi -0,1%), Pirelli (flat).