Wall Street chiude la seconda seduta di fila in rialzo in scia ai dati sull’inflazione migliori delle attese.
Infatti l’indice dei pressi al consumo (al netto delle componenti volatili) ha registrato un +0,2% su base mensile contro il +0,3% atteso e un +3,2% anno su anno rispetto al +3,3% del consensus.
Così l’S&P 500 ha chiuso la seduta a +1,83%, il Nasdaq a +2,45% e il Daw Jones a +1,65%.
I dati sull’inflazione hanno sorpreso gli operatori. Infatti sebbene il PPI sia stato in linea alle attese il dato depurato di alimenti ed energia, che possono avere un andamento molto altalenante, ha battuto le stime degli analisti.
In particolare il dato al netto delle parti volatili è spesso quello più monitorato da parte della Fed che potrebbe, alla prossima riunione a fine mese, decidere di tagliare i tassi nel corso dell’anno se la pressione inflazionistica dovesse allentarsi ulteriormente.
Tornando all’azionario americano a trainare Wall Street è stato il settore bancario che ha registrato nell’ultimo trimestre 2024 profitti migliori delle attese.
Wells Fargo ha chiuso a +6,7%, Citigroup a +6,5 e Goldman Sachs a +6%.
Seduta positiva anche per quei titoli che beneficerebbero da un abbassamento dei tassi di interesse.
Builders Firstsource, fornitore di materiali da costruzione, ha chiuso a +4,7%. Un trend che ha caratterizzato tutto il settore immobiliare visto che avrebbe un importante spinta con tassi ipotecari più bassi.
Forte calo dell’indice Vix, che misura la volatilità, a -13,84% a 16,12 punti.
Passando alle materie prime il Brent ha chiuso ieri a +2,64% a 82,03 dollari al barile ricominciando la sua scalata dopo un giorno di stop. Andamento simile per il Wti che ha chiuso a +3,06% a 78,71 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi torna a salire con decisione l’oro a +1,32% a 2.717,8 dollari l’oncia. Più deciso il balzo dell’argento a +3,89% a 31,53 dollari l’oncia.
Infine sul Forex l’euro/dollaro è sostanzialmente flat a 1,028 e il dollaro/yen a 156,23.
