Mercati – Chiusura positiva per gli eurolistini, Milano +1,3%

Gli eurolistini chiudono in rialzo simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 36.268 punti (+1,3%) in guadagno come il Ftse 100 di Londra (+1,4%), il DAX di Francoforte (+1,3%), il CAC 40 di Parigi (+1,0%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,6%, lo S&P 500 l’1,2% e il Dow Jones l’1,1%.

Focus principale sugli ultimi dati macroeconomici, on gli investitori sempre intenti a trarre nuove indicazioni sullo stato di salute della prima economia mondiale e sulle prossime mosse della Fed sui tassi d’interesse.

Lo sguardo è al contempo rivolto all’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump, previsto la prossima settimana, con gli investitori intenti a trarre nuove indicazioni sulle tariffe commerciali prospettate dal presidente eletto.

Dall’agenda macro odierna, nell’Eurozona, i prezzi al consumo finali di dicembre sono stati in linea ai preliminari e alle attese. Il dato è aumentato dello 0,4% su base mensile e del 2,4% su base annua. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un incremento del 2,7% su base tendenziale.

Oltreoceano, a dicembre la produzione industriale statunitense ha registrato un incremento mensile dello 0,9%, al di sopra del +0,3% delle attese e del +0,2% del mese precedente. Sempre nello stesso mese la produzione manifatturiera ha evidenziato una crescita dello 0,6%, a fronte del 0,2% del consensus e del +0,4% di novembre.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,030, il dollaro/yen sale a 156,3. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,3%) a 81,1 dollari e il Wti (-0,3%) a 77,6 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 113 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,64%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Iveco Group (+5,7%), Buzzi (+4,3%), Azimut (+3,0%), Stellantis (+2,8%) mentre chiudono in coda Amplifon (-1,5%), seguita da Saipem (-0,6%), Banca Monte Paschi Siena (-0,4%).