Le borse europee accelerano a metà seduta con i futures di Wall Street che viaggiano positivi.
A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,1% a 36.222 punti, ai massimi dal 2008, tonico come il Dax di Francoforte (+1,1%), il Ftse 100 di Londra (+1,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,9%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,7%).
Resta l’attenzione sull’agenda macroeconomica alla ricerca di ulteriori spunti sulle prossime mosse delle banche centrali.
Nell’Eurozona, i prezzi al consumo finali di dicembre sono stati in linea ai preliminari e alle attese. Il dato è aumentato dello 0,4% su base mensile e del 2,4% su base annua. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un incremento del 2,7% su base tendenziale.
Nel pomeriggio, l’attenzione si sposterà, negli USA, sulla produzione industriale e manifatturiera di dicembre dopo che i recenti dati e commenti dei funzionari della Fed hanno alimentato l’aspettativa di tagli ai tassi per quest’anno.
Inoltre, cresce l’attesa per le decisioni di Trump con il suo ritorno alla Casa Bianca dal 20 gennaio.
Sul forex, l’euro/dollaro è stabile a 1,030 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 155,7. Tra le materie prime, il petrolio resta positivo con il Brent (+0,2%) a 81,5 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 78,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 112 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,61%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Stellantis (+4,4%) in una giornata positiva per il settore auto europeo e dopo che Intesa Sanpaolo ne ha alzato il target price da 11,2 a 13 euro, confermando l’hold, seguita da Buzzi (+3,1%) e Iveco (+2,7%). Scivola in coda Amplifon (-2,5%), preceduta da Moncler (-0,4%), dopo il rally di ieri, Snam e Nexi (entrambi -0,3%).