Mercati – Europa prosegue mista a metà seduta, Piazza Affari cede lo 0,2%

Le borse europee proseguono miste a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano positivi.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 36.062 punti, debole come il Dax di Francoforte (-0,1%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,4%); resistono il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

I mercati restano intenti a valutare quale sarà l’impatto delle politiche di Trump all’indomani del suo ritorno alla Casa Bianca.

Nel suo discorso di insediamento, il neo presidente ha toccato vari argomenti che vanno dall’immigrazione, con la promessa di rimpatriare milioni di clandestini criminali, e l’energia americana, puntando ad esportarla in tutto il mondo e riempendo nuovamente le riserve strategiche statunitensi. A ciò si aggiunge la volontà di mettere fine al Green New Deal e di revocare l’obbligo delle auto elettriche per salvare l’industria automobilistica nazionale.

Resta l’attenzione anche sul fronte geopolitico in scia alla minaccia di tariffe, da parte del tycoon, fino al 25% sulle importazioni canadesi e messicane già dal 1° febbraio.

Inoltre, pur astenendosi dall’imporre nuovi dazi alla Cina, Trump ha ordinato alla sua amministrazione di affrontare le pratiche commerciali sleali a livello globale e di indagare se Pechino abbia rispettato l’accordo firmato durante il suo primo mandato.

Spostando lo sguardo sulla stagione delle trimestrali, focus, oggi, sui conti, tra le altre, di 3M, Netflix e United Airlines.

Gli operatori monitorano inoltre le dichiarazioni provenienti dal World Economic Forum di Davos.

Dall’agenda macro, a gennaio, l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona è salito, contro le attese (16,9 punti) a 18 punti dai 17 punti di dicembre.

Nello stesso mese, l’omologo indice sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è sceso, più delle attese (15,2 punti), a 10,3 punti dai 15,7 punti registrati a dicembre.

Sul forex, l’euro/dollaro cala a 1,036 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 155,9. Tra le materie prime, si intensificano le vendite sul petrolio con il Brent (-1,2%) a 79,2 dollari al barile e il Wti (-2,1%) a 75,7 dollari dopo la promessa di Trump di innalzare i livelli di trivellazione.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette a 112 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,61%.

Tornando a Piazza Affari, resta in vetta Diasorin (+1,7%), seguita da Unipol (+1,1%), Mediolanum e Tenaris (entrambe +0,8%) mentre rimane in coda Stellantis (-1,3%), preceduta da Campari e Prysmian (entrambe -1,1%).