Avvio perlopiù cauto per le principali borse europee con l’attenzione ancora sulle decisioni di Trump.
A Milano, il Ftse Mib è flat a 36.052 punti, poco mosso come l’Ibex35 di Madrid (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%) ma preceduto dal Dax di Francoforte (+0,7%).
Se da un lato il sentiment beneficia del piano da 100 miliardi di dollari di investimenti nell’intelligenza artificiale con una joint venture tra OpenAI, SoftBank e Oracle, dall’altro lato pesano le parole di Trump in tema di tariffe, rivolte, in particolare, a Pechino, con il presidente che sta “valutando dazi del 10% sulla Cina sulla base del fatto che stanno inviando fentanyl in Messico e Canada”.
Il vicepremier cinese Ding Xuexiang ha intanto dichiarato, al Forum economico mondiale annuale di Davos, in Svizzera, che il Paese asiatico espanderà le proprie importazioni “per promuovere un commercio equilibrato”.
Nello stesso evento, focus oggi sull’intervento della presidente della Bce, Christine Lagarde.
Sempre in tema di politica monetaria, la Banca del Giappone sarebbe pronta, secondo rumour, ad aumentare i tassi di interesse di 25 punti base nella riunione di venerdì.
Resta inoltre l’attenzione sulle trimestrali con Netflix, balzata di oltre il 14% nell’after-market, dopo aver registrato risultati migliori delle attese e superato per la prima volta i 300 milioni di abbonati.
Dalla scarna agenda macro odierna, occhi, alle ore 13:00, negli USA, sulle richieste mutui MBA.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,041 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 156,1. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,4%) a 79,0 dollari al barile e il Wti (-0,5%) a 75,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 110 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,58%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Prysmian (+1,4%), Snam (+0,8%) in scia al Piano Strategico 2025-29, Diasorin e Leonardo (entrambe +0,6%); in coda Saipem (-1,4%), Stm (-1,3%) e Campari (-0,8%).