Il Gruppo Hera prevede di chiudere il 2024 con un MOL superiore a 1.550 milioni, rispetto ai 1.495 milioni del 2023, sostenuto prevalentemente da fattori di crescita organica.
La robusta generazione di cassa, supportata anche da una gestione efficiente del capitale circolante, ha permesso il mantenimento del rapporto tra debito netto/MOL al di sotto del 2,6x in linea con il valore del 2023.
Alla luce di questi risultati, è stata rivista al rialzo la politica del dividendo: il Cda proporrà la distribuzione di un dividendo di 15 centesimi di euro per azione, in aumento del 7,1% rispetto alla cedola di competenza 2023 pagata nel 2024 e che si confronta con la previsione di crescita del 3,5% del precedente Piano industriale (14,5 centesimi).
Il Piano industriale al 2028 si concentra sulla creazione di valore attraverso quattro leve di crescita principali: allocazione efficiente dei capitali su progetti di investimento con i migliori profili di sostenibilità-rischio-rendimento, espansione delle quote di mercato, allargamento del perimetro attraverso operazioni di M&A, ed efficientamento dei costi anche finanziari. Il piano mira a una generazione di valore a beneficio di tutti gli
stakeholder con obiettivi di sostenibilità finanziaria, ambientale e sociale.
La strategia di gestione diversificata delle attività in portafoglio conferma il focus sul potenziamento di tutti e tre i core business principali (energia, ambiente e reti). Un assetto che vede le attività regolate mantenersi oltre il 60% del capitale investito al
2028 e le attività liberalizzate pari al restante 40% del portafoglio.
Le progettualità di Piano promuovono una crescita strutturale complessiva del MOL di 475 milioni, in linea con i target previsti dal precedente Piano industriale, con un tasso di crescita medio annuo del 7%, per raggiungere un MOL complessivo di 1.700 milioni al 2028.
I target di crescita definiti conducono a un rendimento del capitale investito (ROI) che si attesta al 9,5% al 2028, in linea con il precedente Piano industriale.
L’utile netto per azione è atteso in crescita di circa il 6% medio annuo, sostenendo così l’aumento dei dividendi, per arrivare a 17 centesimi di euro al 2028 (+21% rispetto all’ultimo dividendo pagato).
Mantenendo il focus su decarbonizzazione, economia circolare, resilienza e innovazione, si prevede un’importante evoluzione del margine operativo lordo a valore condiviso, che nel 2028 supererà 1.100 milioni rispetto ai 776 milioni del 2023, raggiungendo il 66% del totale del MOL di Gruppo, in linea con il target del 70% al 2030. Nel quinquennio 2024-2028 il MOL a valore condiviso incrementerà del 45%, a testimonianza del peso crescente delle iniziative che, oltre a generare margini per l’azienda, sono in linea con gli obiettivi
dell’Agenda ONU.
Nel periodo 2024-2028 il Piano industriale prevede investimenti complessivi per 5,1 miliardi, un impegno finanziario superiore del 6% al precedente documento strategico e del 46% agli investimenti degli ultimi 5 anni: ai 4,6 miliardi di investimenti direttamente finanziati dal Gruppo Hera, si aggiungono infatti quasi 500 milioni di contributi tra risorse del PNRR e altri istituti.
Il 61% degli investimenti sarà destinato ai business regolati, mentre il restante 39% sarà riservato ad alimentare la crescita dei business a mercato. Alle reti sarà dedicata oltre la metà degli investimenti (2,5 miliardi pari al 54%). Inoltre, circa l’8% delle risorse servirà per cogliere eventuali opportunità di crescita esterna.
Il Gruppo stima che investimenti operativi per 2,6 miliardi (il 96% degli investimenti ammissibili) saranno allineati alla Tassonomia europea per progettualità sostenibili, potendo quindi accedere a pieno titolo agli strumenti agevolati di finanza sostenibile, con un
beneficio anche in termini di costi finanziari. Il 77% del piano investimenti (pari a 4 miliardi) sarà destinato ad iniziative in grado di creare MOL a valore condiviso.
L’impegno finanziario volto a sostenere il piano investimenti sarà integralmente finanziato da una significativa generazione di cassa, che consentirà anche di mantenere la leva finanziaria al di sotto della soglia prudenziale del 3x, per un obiettivo di 2,8x al 2028, riconfermando la solidità finanziaria del Gruppo e creando ulteriore flessibilità che potrà essere utilizzata per cogliere opportunità aggiuntive.
Il MOL della filiera energia è previsto passare da 549 milioni di consuntivo 2023 (al netto di un contributo non ricorrente di 100 milioni principalmente legato al superecobonus) a 576 milioni al 2028. Tale obiettivo deriva da una crescita strutturale di 177 milioni, in grado di più che compensare la contrazione della marginalità sui mercati di ultima istanza rispetto ai valori straordinari del 2023.
Per supportare la strategia nella filiera energia è stato stanziato complessivamente 1 miliardo di investimenti per il quinquennio 2024-2028, il 21% degli investimenti complessivi previsti nel Piano. Il Gruppo intende continuare a sviluppare la propria base clienti partendo dai 3,8 milioni del 2023 per raggiungere i 4,5 milioni al 2028.
Il MOL della filiera ambiente è previsto in crescita dai 353 milioni di consuntivo 2023 ai 470 milioni al 2028, grazie a uno sviluppo alimentato sia da crescita organica che per linee esterne.
La crescita della profittabilità sarà spinta da un ampliamento della quota di mercato, sostenuta dallo sviluppo e diversificazione della base impiantistica, anche grazie a un piano di investimenti che destina all’area ambiente circa 1,1 miliardi. Grazie agli oltre 100 impianti all’avanguardia (con 5 nuove strutture in pipeline al 2028) e alle nuove partnership, la multiutility prevede di arrivare al 2028 a un totale di circa 9,6 milioni tonnellate complessive smaltite e commercializzate rispetto ai 7,7 milioni di tonnellate del 2023 (+24% di rifiuti trattati).
Il MOL della filiera reti è previsto in crescita di 155 milioni, passando dai 466 milioni di consuntivo 2023 ai 621 milioni al 2028.
Il business regolato delle reti, che rappresenta il principale asset in termini di capitale investito del Gruppo Hera, al 2028 sarà interessato da un corposo piano di investimenti per circa 2,5 miliardi (pari al 54% del totale), al fine di potenziare ulteriormente resilienza e digitalizzazione delle infrastrutture, consolidare l’efficienza nella gestione operativa, e mantenere le leadership sui livelli di qualità del servizio erogati. Di queste risorse, circa
1,4 miliardi saranno destinati al ciclo idrico integrato, mentre quasi un miliardo di euro sarà investito nella distribuzione gas ed energia elettrica.