Mercati – Apertura cautamente positiva per il Vecchio Continente con Milano a +0,1%

Avvio cautamente positivo per le principali borse europee con l’attenzione ancora sulle decisioni di Trump.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 35.900 punti, poco mosso come il Ftse 100 di Londra (+0,04%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Dax di Francoforte (+0,1%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,3%).

Il sentiment risente dei dazi minacciati dal neopresidente Usa a partire dal 1° febbraio.

A fare da contraltare alle tariffe minacciate agli esportatori cinesi, l’annuncio di Pechino che sosterrà le principali compagnie assicurative statali e i fondi ad aumentare gli investimenti nelle azioni locali. Quasi sicuramente metterà in campo altre misure di stimolo quest’anno per mitigare l’impatto dei dazi commerciali statunitensi.

Nell’area euro, i leader di Germania e Francia si sono incontrati a Parigi: Scholz e Macron hanno citato i settori della produzione di acciaio, auto e prodotti chimici come possibili target delle tariffe Usa.

Timori anche in Russia, in scia alle parole di Trump che avrebbe definito probabili nuove sanzioni e dazi nei confronti di Mosca.

Focus anche sull’annuncio del presidente Usa, che OpenAI, SoftBank e Oracle presenteranno Stargate, la joint venture per lo sviluppo di centri dati per l’intelligenza artificiale negli Stati Uniti, e investiranno 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni per aiutare gli Usa a battere la Cina e ad altri rivali nella corsa all’intelligenza artificiale.

Dall’agenda macro è emerso che a dicembre la bilancia commerciale del Giappone presenta un surplus di 130,9 miliardi di yen, in netta controtendenza rispetto al deficit di 110,3 miliardi di novembre (rivisto da 117,6 miliardi) e ai -55 miliardi del consensus.

Attese in giornata le Richieste settimanali di sussidi di disoccupazione dagli Usa e la fiducia dei consumatori dell’Eurozona di gennaio.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,040 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 156,5. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,3%) a 78,8 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 75,4 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 108 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,59%.

Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Hera (+1,7%) dopo il piano industriale al 2028, segue Snam (+1,6%), Unipol (+1,1%) e A2A (+1%); in coda Stellantis e Ferrari (-1%), Interpump (-0,8%) e TIM (-0,7%) che ha esteso fino al 15 marzo il periodo di esclusiva con il Mef e Retelit per la cessione di Sparkle.