Seduta contrastata per le principali borse asiatiche dopo la chiusura perlopiù positiva di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen viaggiano rispettivamente a +0,6 e -0,5% mentre Hong Kong cede lo 0,6%. Bene il Giappone con il Nikkei a +1% e il Topix a +0,5%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +1,3%, il Dow Jones a +0,3% e l’S&P 500 flat.
Nel complesso il sentiment asiatico beneficia delle dichiarazioni dell’autorità cinese di regolamentazione della Borsa, la quale ha affermato che le compagnie di assicurazione e i fondi comuni di investimento locali dovrebbero aumentare le loro partecipazioni azionarie.
Allo stesso tempo, i mercati restano intenti a monitorare l’impatto delle decisioni di Trump, con il presidente che sta “valutando dazi del 10% sulla Cina sulla base del fatto che stanno inviando fentanyl in Messico e Canada”.
Infine, cresce l’attesa per la riunione della Banca del Giappone, in agenda venerdì, con l’istituto che sarebbe pronto a portare i tassi di interesse ai massimi dal 2008.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,039 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 156,6. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,5%) a 78,6 dollari al barile e il Wti (-0,5%) a 75,0 dollari.