Mercati – Avvio positivo per l’Europa, a Milano (+0,4%) tonfo di MPS (-9,1%) dopo lancio ops su Mediobanca (+2,9%)

Avvio positivo per le principali borse europee con l’attenzione ancora sulle parole di Trump.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 36.258 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,3%), l’Ibex35 di Madrid (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Restano monitorate le parole di Trump dopo che il presidente Usa ha invitato le imprese di tutto il mondo ad andare a produrre in America e ottenere “le tasse più basse possibili“, per evitare di dover “pagare miliardi in dazi”.

Ha poi sottolineato, in relazione ai contenziosi aperti dalla Commissione europea, che “Gli europei vogliono miliardi di euro da Apple e Google, che sono imprese statunitensi”, aggiungendo che “l’Europa tratta gli Stati Uniti ingiustamente”.

Inoltre, ha rivendicato di aver “posto fine al ridicolo patto verde” rappresentato dagli accordi di Parigi e avvertito l’Arabia Saudita di far scendere il prezzo del greggio “immediatamente”. Chiederà anche alle banche centrali che “i tassi d’interesse scendano in tutto il mondo”.

Gli investitori guardano invece con fiducia, seppur sempre con cautela, le parole di Trump che sembrano accennare un approccio potenzialmente più soft in tema dazi contro la Cina, dopo aver dichiarato, in un’intervista con Fox News, che preferirebbe non dover usare tariffe nei confronti del Paese asiatico.

Spostando lo sguardo sul Giappone, la Banca centrale, come atteso, ha aumentato i tassi  di 25 punti, per la prima volta da luglio, allo 0,5%, ai massimi dal 2008. L’istituto stima un ritmo di inflazione più rapido nei prossimi anni rispetto alle previsioni precedenti, avvisando che, se le proprie stime si realizzeranno, continuerà ad aumentare il costo del denaro.

Sul fronte macro, focus stamane sui PMI manifatturiero, servizi e composito di Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito; alle 15:45, gli omologhi dati statunitensi.

A gennaio l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori nel Regno Unito, si è attestato a -22 punti, a fronte dei -18 punti delle attese e dei -17 punti di dicembre.

Il dato preliminare di gennaio del PMI manifatturiero della Jibun Bank si è attestato a 48,8 punti, sotto il consensus (49,7 punti) e in peggioramento rispetto ai 49,6 punti di dicembre. Il PMI servizi è pari a 52,7 punti, in miglioramento oltre le attese (51,1 punti) rispetto ai 50,9 punti di dicembre. Il PMI composito è salito a 51,1 punti dai 50,5 punti del mese precedente. Le attese stimavano un dato pari a 51,0 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro balza a 1,046 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 155,3. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,2%) a 78,4 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 74,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 111 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,62%.

Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Moncler (+4,5%), Campari (+3,1%) e Mediobanca (+2,9%) dopo l’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria lanciata da MPS (-9,1%). Vendite anche su Tenaris (-1,5%) e Saipem (-1,2%).