Mercati – Eurolistini sparsi a metà seduta, a Milano (+0,7%) guida Mediobanca (+5,7%) in scia all’ops

Le borse europee proseguono miste a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano sotto la parità.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 36.365 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+1,0%) e il Dax di Francoforte (+0,4%), virano in rosso l’Ibex35 di Madrid (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%).

Restano monitorate le parole del presidente Usa che ha invitato le imprese di tutto il mondo a produrre in America e ottenere “le tasse più basse possibili“, per evitare di dover “pagare miliardi in dazi”. Trump ha poi sottolineato, in relazione ai contenziosi aperti dalla Commissione europea, che “gli europei vogliono miliardi di euro da Apple e Google, che sono imprese statunitensi”, aggiungendo che “l’Europa tratta gli Stati Uniti ingiustamente”.

Inoltre, ha rivendicato di aver “posto fine al ridicolo patto verde” rappresentato dagli accordi di Parigi e avvertito l’Arabia Saudita di far scendere il prezzo del greggio “immediatamente”. Chiederà anche alle banche centrali che “i tassi d’interesse scendano in tutto il mondo”.

Gli investitori guardano invece con cauta fiducia le parole di Trump che sembrano accennare un approccio potenzialmente più soft in tema dazi contro la Cina.

Spostando lo sguardo sul Giappone, la Banca centrale, come atteso, ha aumentato i tassi  di 25 punti, per la prima volta da luglio, allo 0,5%, ai massimi dal 2008. L’istituto stima un ritmo di inflazione più rapido nei prossimi anni rispetto alle previsioni precedenti, avvisando che, se le proprie stime si realizzeranno, continuerà ad aumentare il costo del denaro.

Sul fronte macro, la stima preliminare per il mese di gennaio del PMI manifatturiero dell’Eurozona si è attestata a 46,1 punti, in aumento rispetto al mese precedente (45,1 punti) e oltre le attese (45,6 punti). L’indice Composito ha segnato un valore di 51,4 punti, in linea con il consensus, inferiore ai 51,6 punti di dicembre. L’indice Servizi è salito a 50,2 punti dai 49,6 punti della precedente rilevazione, a fronte dei 49,7 punti stimati dagli analisti.

Sul forex, l’euro/dollaro balza a 1,049 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 155,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,5%) a 78,7 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 75 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette a 109 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,65%.

Tornando a Piazza Affari, guida Mediobanca (+5,7%) dopo l’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria lanciata da MPS (-7,6%), segue Moncler (+5,4%), Campari (+3,7%) e Iveco (+2,5%). Vendite anche su Diasorin (-2,7%), Hera (-2%) e Saipem (-1,9%).