Prevista partenza in denaro per le principali borse europee con l’attenzione ancora sulle parole di Trump.
Chiusura ieri positiva e su nuovi record a Wall Street con il Dow Jones a +0,9%, l’S&P 500 a +0,5% e il Nasdaq a +0,2%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -0,1%; toniche invece Hong Kong (+1,7%) e Shanghai (+0,7%).
Restano monitorate le parole di Trump dopo che il presidente Usa ha invitato le imprese di tutto il mondo ad andare a produrre in America e ottenere “le tasse più basse possibili“, per evitare di dover “pagare miliardi in dazi”.
Ha poi sottolineato, in relazione ai contenziosi aperti dalla Commissione europea, che “Gli europei vogliono miliardi di euro da Apple e Google, che sono imprese statunitensi”, aggiungendo che “l’Europa tratta gli Stati Uniti ingiustamente”.
Inoltre, ha rivendicato di aver “posto fine al ridicolo patto verde” rappresentato dagli accordi di Parigi e avvertito l’Arabia Saudita di far scendere il prezzo del greggio “immediatamente”. Chiederà anche alle banche centrali che “i tassi d’interesse scendano in tutto il mondo”.
Gli investitori guardano invece con fiducia, seppur sempre cautela, le parole di Trump che sembrano accennare un approccio potenzialmente più soft in tema dazi contro la Cina, dopo aver dichiarato, in un’intervista con Fox News, che preferirebbe non dover usare tariffe nei confronti del Paese asiatico.
Spostando lo sguardo sul Giappone, la Banca centrale, come atteso, ha aumentato i tassi di 25 punti, per la prima volta da luglio, allo 0,5%, ai massimi dal 2008. L’istituto stima un ritmo di inflazione più rapido nei prossimi anni rispetto alle previsioni precedenti, avvisando che, se le proprie stime si realizzeranno, continuerà ad aumentare il costo del denaro.
Sul fronte macro, attesi tra le ore 09:15 e le 10:30, i PMI manifatturiero, servizi e composito di Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito; alle 15:45, gli omologhi dati statunitensi.
A Piazza Affari, riflettori su MPS che ha lanciato un’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria su Mediobanca per un corrispettivo complessivo di 13,3 miliardi, interamente in azioni.