Wall Street chiude positiva e tocca nuovi record aiutata anche da un mercato obbligazionario più calmo.
L’S&P 500 ha chiuso così la seduta a +0,53%, il Nasdaq a +0,22% e il Daw Jones a +0,92%.
I movimenti improvvisi dei titoli di stato americani delle ultime settimane hanno pesato sull’andamento delle quotate, in particolare quando le preoccupazioni sull’inflazione e il debito americano spingono i treasury al rialzo.
Un trend che è stato rafforzato anche dalle parole di Donald Trump sui dazi, che ovviamente avrebbero alzato ulteriormente i prezzi per gli americani.
Ma le paure degli analisti si sono attenuate quando il neopresidente ha dato maggiori dettagli sulle attuazioni delle sue politiche e dopo aver chiesto ai paesi produttori di petrolio di abbassare il prezzo del greggio, mossa che ridurrebbe l’inflazione.
Tornando all’azionario GE Aerospace, produttore e fornitori di motori aeronautici, ha chiuso a +6,6% dopo risultati migliori delle attese. L’azienda, che si è scorporata da General Electric (assieme a due altri rami d’azienda) lo scorso anno ha comunicato che gli ordini di motori e i servizi sono daliti del 50% nell’ultimo anno a 12,9 miliardi di dollari.
Prosegue la corsa di Netflix (+3,2%) dopo i numeri comunicati mercoledì sugli abbonati e sul catalizzatore dovuto ai nuovi servizi legati agli eventi sportivi.
Batte le attese anche Union Pacific, una delle più importanti compagnie ferroviarie amerciane, che chiude la seduta a +5,2%.
Tra le sconfitte di ieri American Airlines perde l’8,7%. A pesare sul titolo le previsioni sul primo trimestre 2025 al di sotto delle stime degli analisti, nonostante l’ultimo periodo del 2024 sia stato migliore delle previsioni.
Affonda Electronic Arts del 16,7% dopo aver cominicato un forte rallentamento nei ricavi provenienti dal suo videogioco di punta, EA Sports FC25. Daludenti anche le vendite su un’altro importante titolo del produttori di videogame, Dragon Age Veilguard.
In calo l’indice Vix, che misura la volatilità, a -0,53% a 15,02 punti.
Passando alle materie prime il Brent ha chiuso la seduta di ieri a -0,9% a 78,29 dollari al barile. In calo anche il Wti che ha chiuso a -1,09% a 74,62 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi si ferma la corsa dell’oro a -0,21% a 2.765 dollari l’oncia. Più deciso il calo dell’argento a -1,84% a 30,84 dollari l’oncia.
Infine questa mattina sul Forex l’euro/dollaro sale a 1,046 e il dollaro/yen scende a 155,41.