Gli eurolistini chiudono misti mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni flat in area 36.191 punti come il Ftse 100 di Londra. Termina sopra la pari l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%) mentre chiudono sotto la pari il DAX di Francoforte (-0,5%) e il CAC 40 di Parigi (-0,3%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede il 3,2%, lo S&P 500 l’1,8% e il Dow Jones lo 0,1%.
Occhi sul comparto tecnologico, oggi sotto forte pressione, in scia alle preoccupazioni che il modello di intelligenza artificiale, più efficiente dal punto di vista dei costi, messo a punto dalla startup cinese DeepSeek, possa minacciare il predominio nel settore da parte degli Stati Uniti. Tra i titoli da monitorare, Nvidia cede il 12% in avvio a Wall Street.
L’attenzione è poi rivolta alla Fed: è attesa infatti mercoledì la decisione sui tassi d’interesse del Federal Open Market Committee. Lo sguardo sarà poi rivolto alle parole del presidente della Fed Powell a valle della riunione.
Focus infine sulle trimestrali, in particolare sui conti di big come Tesla, Microsoft, Meta (tutte mercoledì) ed Apple (giovedì).
Dall’agenda macro odierna, a gennaio l’indice manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, è balzato a 14,1 punti dai 4,5 punti di dicembre.
A dicembre l’indice CFNAI (Chicago Fed National Activity Index), che misura l’andamento dell’attività economica nell’area di Chicago, si è attestato a +0,15 punti, in recupero rispetto ai -0,01 punti di novembre (rivisto da -0,12 punti) contro le stime degli analisti di -0,06 punti.
Nel vecchio continente, a gennaio, l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 85,1 punti, migliorando oltre le attese (84,9 punti) rispetto al mese precedente (84,7 punti).
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,049, il dollaro/yen scende a 154,3. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-2,3%) a 75,7 dollari e il Wti (-2,6%) a 72,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 113 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,63%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Hera (+3,8%), Generali (+1,9%), Inwit (+1,9%), Stellantis (+1,5%) mentre chiudono in coda Prysmian (-8,8%) seguita da Banca Monte Paschi Siena (-2,0%), Buzzi (-1,6%), Saipem (-1,2%).