Avvio in rosso per le principali borse europee con l’attenzione sulle parole di Trump e le prossime mosse delle banche centrali.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,7% a 35.956 punti, giù come il Dax di Francoforte (-1,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,9%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,3%).
Il sentiment risente degli avvertimenti del presidente Usa Donald Trump di dazi commerciali al 25% alla Colombia, come per Messico e Cina dal 1° febbraio. Minaccia poi rientrata in seguito – secondo le dichiarazioni della Casa Bianca – all’accettazione da parte del Paese sudamericano delle condizioni poste da Trump sul rimpatrio degli immigrati illegali.
Il focus degli investitori è rivolto anche alle prossime riunioni della Fed (mercoledì 29 gennaio), da cui ci si aspettano tassi invariati, e della Bce (giovedì 30 gennaio), prevista ridurre ulteriormente il tasso sui depositi di 25 punti base, portandolo al 2,75%.
In Asia, alla vigilia della chiusura per il Capodanno lunare, resta l’attenzione sull’agenda macroeconomica dopo che l’attività manifatturiera cinese ha registrato un inaspettato rallentamento e il settore dei servizi si è raffreddato, segnali che indicano la necessità di uno stimolo fiscale più forte.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,047 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 155,5. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,4%) a 77,3 dollari al barile e il Wti (-0,4%) a 74,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 111 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,63%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Hera (+2,3%) seguita da Snam (+1,3%), che ha siglato conACWA Power un memorandum d’intesa per esplorare la collaborazione e gli investimenti congiunti finalizzati alla creazione di una catena di fornitura di idrogeno verde in Europa. Bene anche A2A (+1,2%) e Stellantis (+1%). In coda invece Prysmian (-6,8%), Iterpump e MPS (-2,2%) e Leonardo (-2%).