Seconda settimana consecutiva di guadagni per Wall Street nonostante la chiusura debole venerdì.
L’S&P 500 ha chiuso in calo dello 0,29%, il Nasdaq dello 0,5% e il Daw Jones dello 0,32%.
I movimenti improvvisi dei titoli di stato americani delle ultime settimane hanno pesato sull’andamento di Wall Street, in particolare quando le preoccupazioni sull’inflazione e sul debito hanno spinto i bond al rialzo.
A bilanciare le preoccupazioni ci hanno pensato i conti sopra le attese di alcune big company che hanno dato il via alla stagione delle trimestrali.
Sul fronte internazinale gli occi sono puntati alla fragile tregua tra Hamas e Israele mentre migliaia di profughi palestinesi cercano di tornare nella strisci di Gaza e a quel che resta delle loro case.
Tornando all’azionario forte calo venerdì per Texas Instruments (-7,5%) nonostante risultati migliori delle attese. Performance che ha pesato su tutto il settore dei semiconduttori.
Sul fronte delle vincitrici vola dell’8,5% Novo Nordisk’s. La società farmaceutica danese ha pubblicato i risultati di un nuovo farmaco per l’obesità che potrebbe aumentare i ricavi nel prossimo futuro.
Tra le utilities NextEra Energy chiude a +5,2% dopo risultati leggermente sopra il consensus mentre i Ceo John Ketchum ha detto che il gruppo sta beneficiando di una domanda in crescita.
Edison Internationa, che controlla Southern California Edison, tenta il rimbalzo a +2,78%, ma rimane vicino ai minimi di fine 2022. La società energetica è sotto pressione dal divampare degli incendi a Los Angeles, mentre proseguono le indagini per verificare le sue responsabilità sul disastro.
Tra le società che hanno pubblicato conti sopra le attese anche Verizon Communications il cui titolo ha chiuso con un solido +0,9% venerdì.
In calo l’indice Vix, che misura la volatilità, a -1,13% a 14,85 punti.
Passando alle materie prime il Brent ha chiuso la seduta di venerdì sostanzialmente invariato (-0,01%) a 77,55 dollari al barile. Appena positivo il Wti che ha chiuso a +0,05% a 74,66 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi l’oro ha chiuso a +0,53% a 2.806,6 dollari l’oncia. Più deciso il balzo dell’argento a +1,11% a 31,18 dollari l’oncia.
Infine questa mattina sul Forex l’euro/dollaro scende a 1,046 e il dollaro/yen sale a 156,06.