Il cda di Mediobanca boccia senza condizioni l’Offerta pubblica di scambio presentata da MPS. Il board si è espresso oggi, a pochi giorni dalla presentazione dell’offerta.
Per Mediobanca l’Offerta “non è stata concordata ed è da ritenersi ostile e contraria agli interessi di Mediobanca. Fermo restando che l’istituto si esprimerà con le tempistiche, gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge, sulla base dell’analisi del comunicato il cda ritiene l’offerta priva di razionale industriale e finanziario, e dunque distruttiva di valore”.
Mediobanca ritiene che l’Offerta di MPS “non abbia valenza industriale pregiudicando l’identità e il profilo di business del gruppo Mediobanca focalizzato su segmenti di attività a elevato valore aggiunto e con evidenti traiettorie di crescita».
L’offerta inoltre per l’istituto distrugge “valore per gli azionisti di Mediobanca e di Mps essendo facile prevedere una copiosa perdita di clienti in quelle attività (quali il wealth management e l’investment banking) che presuppongono l’indipendenza, la reputazione e la professionalità dei professionisti.”
L’Ops inoltre sarebbe “negativamente caratterizzata dalla difficoltà a determinare il valore intrinseco dell’azione di Mps che presenta un patrimonio netto che fronteggia rilevanti attività fiscali, attività deteriorate e rischi di contenzioso legale (3,3 miliardi), indicatori di rischio peggiori rispetto alle altre banche italiane, rilevanti perdite pregresse, una marcata concentrazione geografica (70% filiali al centro-sud Italia) e di clientela (piccole media impresa), mancanza di fabbriche prodotto”.