Le borse europee migliorano a metà seduta con i futures di Wall Street che viaggiano in rialzo.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 36.410 punti, bene come il Dax di Francoforte (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%), più cauto il Cac 40 di Parigi (+0,4%) mentre accelera l’Ibex35 di Madrid (+1,0%).
Se da un lato pesa il lancio del modello di intelligenza artificiale di DeepSeek che ha fatto precipitare il settore tech statunitense, dall’altro il presidente Trump ha dichiarato di volere tariffe universali “molto più elevate” del 2,5% e che imporrà presto dazi su semiconduttori, prodotti farmaceutici e alcuni metalli prodotti all’estero per costringere le aziende a fabbricarli negli Usa.
Occhi anche sulla politica monetaria, in attesa delle decisioni, tra le altre, della Federal Reserve di domani, da cui ci si aspettano tassi invariati, e della Bce di giovedì, prevista ridurre ulteriormente il tasso sui depositi di 25 punti base, portandolo al 2,75%. Focus anche sulle trimestrali di big come Tesla, Microsoft e Meta (tutte domani) ed Apple (giovedì).
Dall’agenda macro, attesi negli USA, alle 14:30, gli ordini beni durevoli di dicembre e, alle 16:00, l’indice manifatturiero Fed Richmond di gennaio.
In Francia, questo mese, la fiducia consumatori è aumentata, oltre la stima (90 punti), a 92 punti dagli 89 punti di dicembre.
Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,043 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 155,3. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,3%) a 76,4 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 73,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 108 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,63%. Questa mattina il Tesoro colloca fino a 5,5 miliardi di Btp-short e Btpei. Domani ci sarà l’emissione di Bot a 6 mesi per massimi 6,5 miliardi, mentre giovedì il MEF offrirà fino a 9 miliardi di titoli a medio/lungo, ovvero BTP a 5, 10 e 15 anni e CCTeu a 7 anni.
Tornando a Piazza Affari, guida Telecom Italia (+4,3%), su cui Kepler Cheuvreux ha alzato la raccomandazione da hold a buy e il target price da 0,26 a 0,35 euro. Gli analisti hanno alzato le sue stime prevedendo anche un raddoppio del prezzo, con la probabile uscita di Vivendi, riduzione del debito, ripresa del pagamento del dividendo e un consolidamento in Italia.
Bene anche Nexi (+2,9%), Campari e Ferrari (+1,9%). In coda invece Mediobanca (-2,8%), il cui Cda ha avviato l’esame dell’OPS lanciata da MPS (-2,0%) e secondo le previsioni i consiglieri potrebbero confermare che l’offerta non è stata concordata e giudicare non adeguati i termini economici. Vendite anche su Saipem (-1,8%) e Tenaris (-1,6%).