Le borse europee proseguono positive nel pomeriggio in linea all’andamento di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 36.276 punti, cauto come il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e preceduto dall’Ibex35 di Madrid (+1,2%), dal Dax di Francoforte (+0,6%) e dal Ftse 100 di Londra (+0,5%). Oltreoceano, il Nasdaq rimbalza con un +0,8% dopo il crollo di ieri, l’S&P500 e il Dow Jones salgono dello 0,2%.
Cresce l’attesa per le decisioni della Federal Reserve che, domani sera, probabilmente lascerà i tassi invariati, e della Bce che, giovedì, secondo le previsioni, ridurrà ulteriormente i tassi di 25 punti base.
Parallelamente, mentre rimane monitorato il settore tecnologico statunitense, dopo essere affondato ieri in scia al lancio dell’intelligenza artificiale DeepSeek, lo sguardo è già rivolto alle indicazioni che arriveranno dalle trimestrali di Tesla, Microsoft, Meta (tutte domani) ed Apple (giovedì).
Dall’agenda macro, negli USA, il preliminare sugli ordini di beni durevoli di dicembre è calato del 2,2% a fronte di un +0,3% stimato e di un -2% di novembre (rivisto da -1,1%).
Inoltre, l’indice manifatturiero della regione di Richmond di gennaio si è attestato a -4 punti rispetto ai -13 previsti e ai -10 di dicembre.
Sul forex, l’euro/dollaro resta in forte calo a 1,043 e il cambio tra biglietto verde e lo yen in deciso rialzo a 155,3. Tra le materie prime, il petrolio si mantiene positivo con il Brent (+0,3%) a 76,4 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 73,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane a 108 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,63%.
Tornando a Piazza Affari, ancora in vetta Telecom Italia (+3,8%) dopo la promozione, da parte di Kepler Cheuvreux, da hold a buy con target price alzato da 0,26 a 0,35 euro. Seguono Nexi (+2,8%) e Campari (+1,7%). Resta in coda Mediobanca (-3,6%), il cui cda ha bocciato senza condizioni l’offerta pubblica di scambio presentata da MPS (-2,1%). Vendite anche su STM (-2,3%) e Prysmian (-2,1%).