Mercati – Prevista partenza incerta per l’Europa, Trump promette tariffe “molto più elevate”

Prevista partenza incerta per le principali borse europee con l’attenzione ancora sulle parole di Trump e gli appuntamenti della settimana.

Chiusura ieri in forte calo a Wall Street, con il Nasdaq crollato del 3,1%, l’S&P 500 a -1,5% mentre il Dow Jones ha tenuto con un +0,7%.

Sui mercati asiatici, orfani di Cina, Corea del Sud e Taiwan, ferme per il capodanno lunare, Tokyo ha terminato a -1,4% e Hong Kong a +0,3%.

In un clima già appesantito dal lancio del modello di intelligenza artificiale di DeepSeek che ha fatto precipitare il settore tech statunitense, Trump ha dichiarato di volere tariffe universali “molto più elevate” del 2,5% e che imporrà presto dazi su semiconduttori, prodotti farmaceutici e alcuni metalli prodotti all’estero per costringere le aziende a fabbricarli negli Usa.

Occhi anche sulla politica monetaria, in attesa delle decisioni, tra le altre, della Federal Reserve di domani e della Bce di giovedì, nonché sulle trimestrali di big come Tesla, Microsoft, Meta (tutte domani) ed Apple (giovedì).

Dall’agenda macro, attesi alle ore 08:45, in Francia, la fiducia dei consumatori di gennaio; negli USA, alle 14:30, gli ordini beni durevoli di dicembre e, alle 16:00, l’indice manifatturiero Fed Richmond di gennaio.

Da monitorare Mediobanca, il cui CdA si riunisce stamattina per una prima valutazione dell’offerta di Mps, e Diasorin con il board che proporrà all’assemblea dei soci l’introduzione del potenziamento del sistema del voto maggiorato.