Alantra ha confermato la raccomandazione ‘buy’ sul titolo ICF e alzato il target price a 8,0 euro (dal precedente 7,6 euro), valore che incorpora un potenziale upside del 70% rispetto al prezzo di riferimento dello studio pari a 4,7 euro.
Un aggiornamento che giunge a valle della diffusione dei risultati gestionali preliminari consolidati dell’esercizio 2024.
Le vendite FY24 hanno raggiunto i 75,5 milioni, in calo del 6% anno su anno e del 2% rispetto alla stima di Alantra. Il 4Q24 si è attestato a 17,4 milioni, in calo rispetto a 19,6 milioni nel 4Q23, in gran parte attribuibile alla continua debolezza della domanda nei segmenti della pelle, del lusso e delle calzature. Tuttavia, ciò è stato parzialmente compensato da solidi contributi dai segmenti automotive, packaging e applicazioni industriali. Il tutto evidenzia come il portafoglio di mercato di ICF sia ben diversificato, aspetto che aiuta a mitigare l’impatto dei venti contrari specifici del settore.
L’EBITDA si è attestato a 8,7 milioni con il relativo margine all’11,6%, in linea con le ipotesi di redditività fatte dagli analisti. L’EBITDA 4Q24 è stato pari a1,7 milioni, con il relativo margine al 9,6%, inferiore rispetto ai 2,4 milioni del 4Q23 (margine al 12%), principalmente a causa di volumi inferiori, parzialmente compensati da costi delle materie prime stabili.
Il debito netto è migliorato da 9 milioni nel 3Q a 6,5 milioni di fine 2024, meglio delle previsioni di Alantra (+1 mln), principalmente grazie alle dinamiche positive del capitale circolante netto. Gli analisti ricordano che circa 8 milioni di debito finanziario è correlato agli IFRS, lasciando quindi il bilancio di ICF sostanzialmente privo di debiti. La PFN è migliorata notevolmente anche rispetto a 10,9 milioni di fine 2023, evidenziando la forte generazione di cassa di ICF (rendimento FCF del 21,5%), nonostante i circa 2,5 mln di deflussi di cassa una tantum (dividendi, seconda tranche per acquisizione ramo d’azienda di Tessitura Langè e buy back).
ICF inoltre ha completato un sostanziale programma di riacquisto tramite un meccanismo di opzione put annunciato a dicembre, acquisendo l’11,09% del suo capitale sociale per un corrispettivo totale di 4,4 milioni. Questa iniziativa, ricordano gli analisti, insieme ai piani per annullare le azioni riacquistate (l’assemblea ha approvato una proposta di annullamento fino a 1,3 milioni di azioni), è funzionale a migliorare l’EPS, a diretto beneficio degli investitori e rafforzando l’impegno di ICF nel fornire rendimenti interessanti.
Dato il perdurare di un contesto difficile nel segmento del lusso, Alantra ha ridotto leggermente le previsioni di vendite ed EBITDA per il 2025 e 2026. Per il 2025 Conferma: 1) crescita organica del fatturato a cifra media; 2) un margine EBITDA a due cifre; e 3) un rendimento FCF interessante di oltre il 15%. Le stime aggiornate per il 2025 incorporano anche il riacquisto di 4,4 milioni e la presunta cancellazione di tutte le 805.000 azioni proprie, portando a un incremento EPS del 13% nel 2025.
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