I futures sull’azionario americano oscillano tra la parità e -0,2%, preannunciando un avvio perlopiù debole a Wall Street, con l’attenzione rivolta alla Fed, all’agenda macro e alle trimestrali.
Chiusura positiva ieri per i principali indici oltreoceano, con il Nasdaq a +2,0%, lo S&P 500 a +0,9% e il Dow Jones a +0,3%.
Metabolizzati, almeno per il momento, i timori legati all’impatto di Deepseek sul comparto globale dell’intelligenza artificiale, gli investitori sono soprattutto concentrati sugli annunci della Federal Reserve, in agenda stasera. Dato oramai per scontato che l’istituto manterrà i tassi invariati questo mese, l’attenzione si focalizzerà in particolare sulle indicazioni che arriveranno dalla successiva conferenza stampa del presidente Powell.
Nel frattempo, dall’agenda macro odierna, l’indice Mba che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti ha registrato, nella settimana al 24 gennaio, un calo del 2%, dopo il +0,1% della settimana precedente.
Inoltre, la stima preliminare di dicembre sulle scorte all’ingrosso in America ha evidenziato un calo mensile dello 0,5%, a fronte del +0,2% delle attese e dopo il -0,1% del mese precedente.
Occhi, allo stesso tempo, sulle indicazioni provenienti dalle trimestrali di Tesla, Microsoft, Meta (tutte oggi) ed Apple (domani).