Le borse europee proseguono in modesto rialzo a metà seduta con i futures di Wall Street che viaggiano positivi.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 36.513 punti, cauto come Cac 40 di Parigi (+0,3%), Ftse 100 di Londra (+0,2%), Dax di Francoforte (+0,2%) e Ibex35 di Madrid (+0,1%).
Gli investitori rimangono concentrati sulle questioni geopolitiche, in attesa del previsto annuncio di domani sui dazi da parte del presidente Trump e in particolare di una prima ondata di tariffe contro Canada e Messico.
Resta allo stesso tempo monitorata la stagione delle trimestrali dopo i solidi risultati di Apple e Intel, in rialzo rispettivamente del 3,5 e dell’1,4% nel pre-market di Wall Street.
Nuovi spunti sono attesi oggi pomeriggio dal deflatore PCE, importante misura dell’inflazione, dai prezzi al consumo tedeschi preliminari di gennaio e dal PMI attività manifatturiera Chicago di gennaio. Il tutto dopo che, questa settimana, la Fed ha lasciato i tassi invariati e la BCE ha deciso di attuare un allentamento da 25 punti base.
Dall’agenda macro, in Francia, a gennaio, i prezzi al consumo preliminari sono scesi dello 0,1% su base mensile, rallentando più delle attese (0,0%) dal +0,2% di dicembre. Su base annua, hanno riportato un +1,4%, rispetto al +1,5% del consensus e il +1,3% del mese precedente.
Nella stessa area, a dicembre, i prezzi alla produzione sono aumentati dell’1% su base mensile, dopo il +3,7% di novembre (rivisto da +3,2%). Su base tendenziale, sono calati del 3,8%, dopo il -4,7% del mese precedente (rivisto da -5,2%).
Sempre a dicembre, le vendite al dettaglio in Germania sono calate dell’1,6% su base mensile, rispetto al +0,2% delle attese e dopo la variazione nulla di novembre. Su base annua, sono aumentate dell’1,8%, a fronte del +2,5% del consensus e del +3,1% di ottobre.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,038 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen resta a 154,7. Tra le materie prime, il petrolio torna negativo con il Brent (-0,5%) a 75,5 dollari al barile e il Wti (-0,4%) a 72,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 109 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,56%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Prysmian (+1,8%), seguita da Moncler (+1,6%), Leonardo e Mps (entrambe +1,4%) mentre scivola in coda Inwit (-0,9%), preceduta da Italgas (-0,7%) e Campari (-0,6%).